Previsioni Meteo – L’anomalia che sta caratterizzando questo mese di Agosto, se così vogliamo “forzatamente“ chiamarla, riguarda il particolare assetto barico sull’area euro-atlantica che continuerà a mantenere aperta la porta delle correnti nord-orientali, provenienti dalla pianura Ungherese e dai Balcani. Non si tratta di aria fredda perché siamo nel mese di Agosto, ma la persistenza di questa anomalia circolatoria rischia di farsi significativa entro fine mese. I venti di bora o borino (per l’area dell’alto Adriatico), grecale e tramontana continueranno a dominare lo scenario meteorologico dei prossimi giorni, caratterizzando questa parte dell’estate 2016. Difatti la presenza di una forte anomalia positiva di geopotenziale in pieno Atlantico, con valori che riescono ad oltrepassare la fatidica soglia dei 600 Dam (a 500 hpa) nel tratto di oceano ad ovest della Spagna e della Francia, sta contribuendo a mantenere il baricentro dell’anticiclone sub-tropicale lontano dal mar Mediterraneo, nel cuore dell’Atlantico settentrionale, con dei massimi barici di oltre 1032 hpa che rimarranno relegati tra l’Atlantico britanniche e quello francese. Con questo particolare posizionamento, in mezzo all’Atlantico settentrionale, l’anticiclone oceanico riuscirà a garantire una certa stabilità atmosferica solo fra il Portogallo, la Spagna, la Francia occidentale, l’Irlanda e parte dell’Inghilterra. Non appena la depressione islandese comincerà ad approfondirsi e a scendere verso latitudini più meridionali il promontorio anticiclonico azzorriano, venendo eroso lungo il suo margine più settentrionale dal rinforzo del flusso perturbato principale, sarà costretto ad assumere un assetto zonale, elongando i propri elementi più orientali in direzione della Germania, Repubblica Ceca e Polonia, con un cuneo che transiterà poco a nord delle Alpi, lungo la Mitteleuropa.
Tale copione rischia di caratterizzare buona parte del mese di Agosto, favorendo una prevalenza dei venti da nord-est su quasi tutti i nostri bacini. Con questo tipo di configurazione, caratterizzato da un asse disteso dall’Atlantico fino al bassopiano polacco e ai Carpazi, l’anticiclone azzorriano riuscirà ad aspirare masse d’aria più temperate, d’estrazione temperata continentale, che dalla Polonia meridionale e dalla Slovacchia, tramite la pianura Ungherese, la Croazia, la Serbia e la Bosnia Erzegovina, si butteranno sull’Adriatico dai valichi delle Alpi Dinariche sotto forma di tesi venti di bora, grecale e tramontana.
Insomma avremo di nuovo a che fare con una ventilazione dal primo quadrante che oltre ad accendere l’instabilità convettiva, durante le ore centrali del giorno, riuscirà a mantenere le temperature su valori in linea o anche di poco inferiori alle tipiche medie del periodo, rendendo il clima decisamente più gradevole, specialmente lungo le coste adriatiche e sull’area ionica, ove la ventilazione settentrionale nel corso del prossimo weekend potrà subire ulteriori rinforzi, rendendo i mari da mossi a molto mossi.
Va detto che i venti nord-orientali aspireranno aria tutt’altro che fresca, dato che in questo periodo dell’anno (nel cuore dell’estate) i bassopiani dell’Europa centro-orientale sono sottoposti ad un soleggiamento piuttosto intenso che surriscalda per bene i terreni, mantenendo i termometri su valori superiori ai +27°C +30°C. Proprio per questo nonostante il soffio di questi venti dai quadranti settentrionali non sempre le temperature riusciranno a spingersi su valori al di sotto delle medie stagionali (non per questo si chiama aria temperata continentale).
Specialmente in quelle aree dove la ventilazione nord-orientale arriva sotto forma di venti favonici di caduta dai rilievi, come nel caso di Trieste, o lungo le coste tirreniche fra bassa Toscana, Lazio e Campania, dove i venti di grecale dopo aver superato le vette appenniniche tendono a scivolare sul litorale “comprimendosi” e deumidificandosi quasi del tutto, determinando il conseguente aumento termico nelle aree sottovento. Quindi non bisognerà stupirsi se nei prossimi giorni si potranno scorgere significative disparità termiche fra le coste adriatiche e quelle tirreniche, durante il soffio dei venti di grecale e tramontana. Questa ventilazione, nei prossimi giorni, potrebbe causare anche qualche disagio per le attività da diporto che si svolgeranno lungo l’Adriatico, il Tirreno occidentale e lo Ionio, per la presenza di un certo moto ondoso “vivo” proveniente dal primo quadrante.