Radar ‘salva-pista’, organi in 3D, robot “riabilitativo”: ecco le idee per la tecnologia del futuro

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Un radar per ‘pulire’ le piste di decollo degli aerei, un’impalcatura per “ricostruire” gli organi usando le cellule staminali e Alan, un braccio robotico per aiutare la riabilitazione dopo un ictus. Questi sono alcuni dei progetti premiati al NI Impact award in occasione dell’evento di tecnologia NI week, organizzato a Austin (Texas) dalla National Instruments. “Uno dei pericoli degli aerei in fase di decollo sono eventuali detriti, anche piccoli, che possono trovarsi lungo le piste e individuarli non e’ cosi’ facile“, ha spiegato Shunichi Futatusumori, dell’Istituto giapponese di ricerca di navigazione elettronica. Il problema è emerso nel 2000, quando un Concorde colpì sulla pista di decollo degli oggetti metallici persi da un aereo decollato poco prima provocando un incidente in cui morirono 113 persone. Il progetto sviluppato dai giapponesi consiste in una serie di radar posizionati lungo la pista capaci di rilevare detriti dalle dimensioni che arrivano fino a 5 centimetri.

La maggiore difficoltà che abbiamo dovuto superare – ha precisato Futatusumorie’ stata quella dell’analisi, in tempo reale o quasi, della grande mole di dati in arrivo dai radar“. La nuova tecnologia ha superato i test dell’ente dell’aviazione civile giapponese e i primi dispositivi saranno installati negli aeroporti tra 5 anni. Tra i 10 premiati c’e’ anche il progetto dell’azienda americana Biostage, che ha semplificato un metodo per la rigenerazione di organi umani a partire da cellule staminali. Usando degli speciali ‘incubatori’, i ricercatori sono in grado di reimpiantare strutture come la trachea in persone che ne hanno subito l’asportazione. Premiati infine anche Alan, il braccio robotico ideato dall’università britannica di Leeds per la riabilitazione di persone colpite da ictus, e un dispositivo costruito dall’azienda australiana Icon Technologies per ‘guardare’ in 3D come si propagano le fratture all’interno delle rocce.

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