Nuovo passo avanti verso la creazione di un organismo vitale con un genoma completamente ricodificato dall’uomo. In uno studio pubblicato su ‘Science‘, un gruppo di ricercatori americani dell’università di Harvard è riuscito a riscrivere parzialmente il Dna di un batterio Escherichia coli, utilizzando l’equivalente genetico della tecnica del ‘trova e sostituisci’ che si applica ai testi scritti. In questo caso le ‘parole’ rimpiazzate con alternative progettate in laboratorio sono state i cosiddetti codoni, sequenze formate da 3 nucleotidi (le ‘lettere’ del Dna), che codificano per gli amminoacidi (i ‘mattoni’ che compongono le proteine).
L’équipe Usa – composta fra gli altri da George Church e Nili Ostrov – ha ridotto i codoni dell’E. coli da 64 a 57, verificando che la maggior parte dei geni interessati da questa manipolazione continuavano comunque a esprimersi normalmente. Uno stesso amminoacido può infatti essere codificato da codoni diversi. “Un genoma funzionalmente alterato su tale scala non era mai stato esplorato“, affermano gli autori. Ma quali sono le prospettive aperte da questo filone di ricerca? In futuro, per esempio, si potrà arrivare a fabbricare organismi dotati di funzioni oggi inesistenti in natura. Oppure forme di vita artificiali coltivate dall’industria farmaceutica, come batteri immuni ai virus che potrebbero permettere risparmi stimati in miliardi di dollari spesi per far fronte alla contaminazione virale. Il tutto con la garanzia di poter controllare queste modifiche limitandole ai banconi di ricerca, ed evitando la ‘fuga‘ di organismi ingegnerizzati nell’ambiente.