Il termovalorizzatore come “strumento adeguato a contrastare” l’emergenza rifiuti e capace “di garantire l’assenza di rischio sanitario per i cittadini che vivono nelle zone limitrofe“: lo sottolinea l’Istituto superiore di sanità (Iss) che condivide la posizione espressa oggi dalla Società Italiana di Igiene, medicina preventiva e sanità pubblica (Siti) nell’auspicare “che la soluzione del problema della gestione integrata dei rifiuti venga affrontata sulla base di evidenze scientifiche condivise“, ricorda l’istituto. Le indicazioni sul termovalorizzatore citate dall’Iss e dalla Siti sono state prodotte dallo studio Moniter, al quale l’istituto stesso ha partecipato. Uno lavoro scientifico – sottolinea l’Iss – che ha documentato l’assenza di rischio sanitario per i cittadini che vivono nelle zone limitrofe. “Un dato, condiviso e convalidato anche dalla comunità internazionale, europea e extraeuropea, attraverso studi che dimostrano, inoltre, che i termovalorizzatori di nuova generazione – osserva l’Iss – producono emissioni la cui qualità dell’aria in uscita è sostanzialmente migliore a quella in entrata“. Sulla base di queste evidenze è perciò possibile – secondo l’Iss – individuare nel termovalorizzatore, dal punto di vista scientifico, “la soluzione attualmente più concreta per gestire non solo il degrado a cui stanno andando incontro numerose metropoli e realtà urbane ma anche per ridurre concretamente i rischi sanitari prodotti dai rifiuti“. Accanto a questa soluzione “inderogabilmente di pari passo, dovrà rafforzarsi l’ impegno di tutte le istituzioni nella sanità, nell’ambiente, fino all’istruzione – prosegue l’Iss – a educare la popolazione a un corretto smaltimento dei rifiuti, e a un consumo responsabile“. “Un impegno, quest’ultimo, imprescindibile perché, soprattutto nelle nuove generazioni, contemporaneamente all’evolversi di nuove e sempre più raffinate soluzioni tecnologiche – conclude la nota – possa crescere anche la consapevolezza individuale del ruolo importante che ha ogni singolo cittadino nel custodire l’ambiente e nel preservare la qualità della vita dell’intera comunità“.