Salute: proposta ad Erice l’istituzione di un Centro per il monitoraggio e la predizione di malattie infettive

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Proposta ad Erice l’istituzione di un Centro per il monitoraggio e la predizione di malattie infettive, che, da circoscritte a livello locale, posso diventare devastanti epidemie.

La impredittibilità delle infezioni infettive: da infezioni locali circoscritte a devastanti epidemie. La variabilità delle infezioni è molto spesso ancora non del tutto prevedibile. La mancata pandemia della infezione da virus influenzale H9N1, l’epidemia di Ebola in West Africa e quella di Zika in Brasile sono le più recenti prove della capacità limitata di predittività della comunità scientifica.

Il problema alla base di questa limitazione è la non precisa conoscenza dei fattori che regolano la suscettibilità (ed in alternativa la resistenza) del singolo individuo e di intere popolazioni agli agenti patogeni. In letteratura è ben riportata l’elevata morbilità e mortalità (>90%) del morbillo nelle popolazioni caraibiche quando vi fu introdotto dagli europei (le armate spagnole). Tali popolazioni non avevano mai incontrato in precedenza il virus del morbillo e non avevano nessun tipo di protezione immunitaria contro tale patogeno. L’alta patogenicità della recente epidemia di ebola nell’Africa occidentale francofona, potrebbe essere in parte dovuta alla mancata predicente esposizione. L’elevato numero di viaggi e la loro alta velocità (poche ore di volo per il trasferimento da un continente all’altro) permettono la facile trasmissione di infezioni tra gruppi di persone eterogenee a diverso grado di suscettibilità. La corrente globalizzazione sta contribuendo a trasformare precedenti epidemie circoscritte in pandemie mortali ad ampia diffusione geografica.

Quest’argomento che potrebbe determinare la morte di migliaia di persone (come l’impatto di un asteroide su una area intensamente abitata della terra), è il motivo centrale della proposta – avanzata ai Seminari internazionali di Erice sulle Emergenze Planetarie – di istituire un Centro per il monitoraggio e predizione di malattie infettive, in grado di predire l’impatto sanitario ed economico di prossime epidemie e/o pandemie.

Inoltre gli studi sulla suscettibilità permetteranno di valutare le cause della diversa oncogenicità di alcuni agenti infettivi in diverse popolazioni, l’esempio migliore è la presenza del linfoma di Burkitt in alcune aree del globo (quali Uganda e Brasile), quasi del tutto assente in altre aree geografiche, e la diversa suscettibilità individuale alle patologie infettive ed al rischio di progressione neoplastica a seguito dell’esposizione ad agenti patogeni.

Il gruppo interessato a questi studi è costituito dal Dr Ishwar Gilada (da Bombai-India, presidente della Società sull’AIDS in India), Dr Sam Mbulaiteye (Epidemiologo dell’NIH – Istituto Nazionale di Sanità, Washington-USA); Dr Philip Eckhoff (EMOD Project/Global Good, Intellectual Ventures, LLC, Bellevue-Wa-USA); Dr Franco Maria Buonaguro (virologo dell’Istituto nazionale tumori “Fond Pascale” di Napoli).

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