Non solo terremoti: per la prima volta e’ stato registrato il ‘mormorio’ della Terra generato dall’interazione con fenomeni violenti che avvengono nell’atmosfera, come la tempesta dell’Atlantico settentrionale chiamata “bomba meteorologica”. Descritto sulla rivista Science, il risultato fornisce ai sismologi un nuovo strumento per studiare la struttura piu’ interna della Terra e chiarire la natura dei suoi movimenti piu’ deboli, innescati dall’interazione fra atmosfera e oceani. Che questa relazione esistesse era chiaro fin dagli anni ’40, ma nessuno da allora era mai riuscito a localizzare la sorgente che innesca un microsisma. Sono riusciti a farlo, in Giappone, Kiwamu Nishida, dell’Istituto per la ricerca sui terremoti dell’universita’ di Tokyo, e Ryota Takagi, dell’universita’ Tohoku. Utilizzando la rete dei sismografi dell’Istituto Nazionale per la Ricerca sulle Scienze della Terra e la Prevenzione dei Disastri del distretto giapponese di Chugoku, i ricercatori hanno registrato due tipi di onde sismiche (le P e le S) generate dalla tempesta atlantica, determinandone distanza e direzione. “Questa localizzazione – scrivono i ricercatori – potrebbe fornire un nuovo catalogo di riferimento per esplorare l’interno della Terra”. Finora si era riusciti a rilevare solo le onde P (primarie), che sono le piu’ veloci generate da un terremoto e le prime ad essere rilevate dai sismografi. Le onde S sono invece le piu’ lente e quelle che possono dare maggiori informazioni sulla struttura piu’ profonda della Terra.
Terremoti e non solo: ascoltato il “mormorio” della Terra generato dalle tempeste
