Giornata di lutto nazionale in concomitanza con i funerali delle vittime marchigiane del terremoto che il 24 agosto ha devastato il centro Italia. Le esequie si terranno alle 11,30 ad Ascoli Piceno, nella palestra di fronte l’obitorio, alla presenza del capo dello Stato Sergio Mattarella, che prima si recherà in visita ad Amatrice, e del premier Matteo Renzi. A celebrare i funerali sarà il vescovo di Ascoli monsignor Giovanni d’Ercole.
Si cercano ancora dispersi, forse una quindicina di persone, ad Amatrice. Nel Comune del reatino che più violentemente ha subito la violenza del terremoto al momento i morti sono 221. Dovrebbe essere definitivo, invece, il bilancio delle vittime degli altri centri colpiti dal sisma: 11 ad Accumoli e 49 ad Arquata del Tronto. L’ultimo bilancio complessivo riferito dalla Protezione civile è di 281 morti.
Seconda notte in tenda per i 2100 sfollati ospitati nelle tendopoli allestite subito dopo il sisma. La notte è stata fredda ma tranquilla, nonostante le 35 scosse di terremoto succedutesi dalla mezzanotte di ieri: la più forte alle 4:50 di magnitudo 4.0 in provincia di Ascoli Piceno, a 7 km da Montegallo e 8 km da Arquata del Tronto a una profondità di 8 km. L’ultimo bilancio parla di 281 morti, dei quali 221 ad Amatrice. Dei 2100 gli sfollati nelle tendopoli allestite dalle unità mobili delle varie regioni e dalle associazioni di volontariato, 653 hanno passato la notte nel Lazio, 920 nelle Marche e 600 in Umbria. Le associazioni di volontariato presenti sul territorio sono la Cisom, l’Anpas e l’associazione Misericordie.