Prosegue, nei territori colpiti dal terremoto, l’impegno del Servizio Nazionale della Protezione Civile: sono 6120 le forze dispiegate sul territorio tra gli appartenenti alle diverse strutture operative, ai centri di competenza tecnica scientifica e alle aziende erogatrici di servizi essenziali. A questi si aggiunge tutto il personale delle amministrazioni statali e di quelle delle aree colpite dal sisma, nonché quello delle colonne mobili attivate dalle altre regioni per portare aiuto.
In particolare, 1174 sono i Vigili del Fuoco, 782 gli appartenenti alle Forze Armate e 893 alle Forze di Polizia, a cui si aggiungono 431 unità di personale della Croce Rossa Italiana, 17 del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico e 437 uomini e donne delle organizzazioni di volontariato nazionale, nonché 817 del volontariato locale di Lazio, Marche e Umbria e 654 delle colonne mobili proventi da fuori dalle regioni colpite. Ammonta a un totale di 58 il personale dei diversi centri di competenza tecnica e scientifica; circa 445 unità di personale in campo per le aziende erogatrici dei servizi di luce e gas; 203 per gli operatori di telefonia; circa 120 per la viabilità, 30 per le Ferrovie dello Stato; 15 per il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e 44 per il Dipartimento della Protezione civile. I mezzi di soccorso complessivamente impegnati sul territorio sono circa mille.
Sono circa 2500 le persone assistite, ospitate nei 49 campi e strutture allestite allo scopo (19 nel Lazio, 5 nelle Marche e 25 in Umbria) a fronte di una disponibilità complessiva di oltre 3800 posti già attrezzati a cui si aggiunge la possibilità di allestire ulteriori moduli secondo necessità.