Terremoto, continua ad aggravarsi il bilancio delle vittime: 291 morti accertati

MeteoWeb

Continua drammaticamente a crescere il numero delle vittime del terremoto che nella notte fra martedì 23 e mercoledì 24 agosto ha scosso il centro Italia devastando interi paesi. Ad oggi, nel giorno del funerale di alcune delle vittime ad Ascoli Piceno, sono 291 le vittime accertate: l’ultima si è aggiunta nella tarda mattinata di oggi. Si tratta di un uomo di 77 anni che era ricoverato in ospedale a Perugia in condizioni drammatiche. L’uomo, originario di Roma, era rimasto per oltre dieci ore sotto le macerie dell’abitazione di Arquata del Tronto dove stava trascorrendo un periodo di vacanza assieme alla propria famiglia. Intanto i soccorritori continuano a scavare tra le macerie: solo oggi ad Amatrice sono state trovate sei vittime, tre di loro fra le rovine dell’hotel Roma. 230 morti ad Amatrice, 11 ad Accumoli e 50 ad Arquata del Tronto: questa la triste conta di chi non è sopravvissuto alla terribile scossa.

LA TERRA CONTINUA A TREMARE. Intanto prosegue in tutta la zona lo sciame sismico che non permette ai residenti di tranquillizzarsi e provare a ripartire. La rete sismica nazionale dell’Ingv ha localizzato dall’inizio della sequenza, nella notte del 24 agosto, complessivamente 1.493 eventi: 113 i terremoti di magnitudo compresa tra 3.0 e 4.0, 11 quelli localizzati di magnitudo compresa tra 4.0 e 5.0 ed uno di magnitudo maggiore di 5.0. Dalle 8 di stamattina gli eventi di magnitudo maggiore di 3.0 sono stati tre, il più forte è quello delle ore 12.40 di magnitudo 3.6 a 8 km da Arquata del Tronto.

I SOCCORSI AL LAVORO. Prosegue, nei territori colpiti dal terremoto, l’impegno del servizio nazionale della protezione civile: sono 6.120 le forze dispiegate sul territorio. A questi si aggiunge tutto il personale delle amministrazioni statali e di quelle delle aree colpite dal sisma, nonché quello delle colonne mobili attivate dalle altre regioni per portare aiuto. In particolare, 1.174 sono i vigili del fuoco, 782 gli appartenenti alle forze armate e 893 alle forze di polizia, a cui si aggiungono 431 unità di personale della Croce Rossa Italiana, 17 del corpo nazionale soccorso alpino e speleologico e 437 uomini e donne delle organizzazioni di volontariato nazionale, nonché 817 del volontariato locale di Lazio, Marche e Umbria e 654 delle colonne mobili proventi da fuori dalle regioni colpite. I mezzi di soccorso complessivamente impegnati sul territorio sono circa mille. Sono circa 2.500 le persone assistite, ospitate nei 49 campi e strutture allestite allo scopo (19 nel Lazio, 5 nelle Marche e 25 in Umbria).

ALLERTA MASSIMA CONTRO LO SCIACALLAGGIO. E mentre si scava fra le macerie e si cerca di sostenere la popolazione colpita dal sisma, c’è anche chi approfitta della situazione. Per questo è massima allerta contro le azioni di sciacallaggio. Oggi la polizia di Roma ha fermato due pregiudicati per sospetto sciacallaggio ad Amatrice. I due si aggiravano con fare sospetto tra le rovine di uno stabile sgomberato. Gli agenti si sono avvicinati per un controllo. I sospettati, italiani di 30 anni circa, hanno dichiarato di aver viaggiato per 700 km e di essere lì per aiutare, ma le indagini sono ancora in corso.

GIORNATA DI LUTTO NAZIONALE. Oggi, in concomitanza coi funerali di Stato delle vittime del terremoto ad Ascoli Piceno, il presidente del Consiglio ha proclamato una giornata di lutto nazionale con l’esposizione di bandiere a mezz’asta sugli edifici pubblici dell’intero territorio italiano. Le esequie, celebrate dal vescovo monsignor Giovanni D’Ercole nella palestra adiacente all’ospedale Mazzoni alla presenza delle massime autorità dello Stato, si sono svolte questa mattina alle 11.30.

Condividi