Terremoto devasta il Centro Italia: oltre 70 morti, feriti e sfollati. Il punto della situazione

MeteoWeb

L’Italia trema ancora, da Rimini a Napoli. Alle 16, secondo i dati della Protezione civile, sono 73 le vittime del violento terremoto che ha interessato il Reatino e l’Ascolano: 53 nel Lazio (ad Amatrice e Accumoli) e 20 nelle Marche (Arquata e Pescara del Tronto). Una macabra coincidenza con il Terremoto dell’Aquila del 2009 che scosse l’Abruzzo alle 3.30. Il sisma della scorsa notte si è registrato alle 3,36 con circa un centinaio di scosse cosiddette di assestamento. Centinaia sono i feriti e migliaia gli sfollati. Il centro di Amatrice è polverizzato, Accumoli è stato cancellato. “Il paese non c’è più. Sotto le macerie ci sono decine di persone”: è la prima, drammatica, testimonianza del sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi.

I LUOGHI PIU’ COLPITI – A Accumoli, Amatrice e Posta, nel reatino e a Pescara del Tronto, frazione di Arquata, in provincia di Ascoli Piceno, si registrano i danni più gravi. Numerosi gli edifici crollati: distrutta la chiesa di Amatrice, inagibile l’ospedale Grifoni con medici e infermieri hanno allestito un punto di primo soccorso all’aperto. Crollato il campanile di Castelluccio di Norcia. Evacuato l’ospedale di Amandola, gravemente danneggiato.

LA POLITICA SI MOBILITA – Pochi minuti dopo la prima scossa è intervenuto anche il premier Matteo Renzi che con un tweet ha fatto sapere di essere in contatto con la protezione civile. Visiterà la zona nel tardo pomeriggio: “Ringrazio tutti coloro che sono impegnati nell’opera di soccorso”. E sempre su Twitter, l’appello dell’Avis provinciale di Rieti: “C’è urgente bisogno di sangue di tutti i tipi”. L’invito a recarsi all’ospedale San Camillo de Lellis della città è stato già accolto da centinaia di persone. Su Twitter è intervenuto anche il commissario europeo Christos Stylianides, responsabile degli aiuti umanitari e della gestione della crisi: “Ue pronta ad aiutare”. Aiuto ribadito anche dal presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Junker, in una lettera a Renzi: “Saremo solidali in ogni modo utile”. Il presidente francese Hollande: “Anche noi pronti ad aiutarvi”. Intanto però si chiede di non intasare Twitter usando l’hashtag #Terremoto per commenti polemici e per tutto quello che non è di servizio: alle 10 del mattino c’erano già oltre 200mila post e non tutti opportuni.Il Presidente Sergio Mattarella è rientrato a Roma da Palermo per seguire da vicino la situazione. “Dopo che saranno terminate le operazioni di soccorso nelle zone colpite dal Terremoto, sarà subito necessario un rapido sforzo corale per garantire la ricostruzione dei centri distrutti, la ripresa delle attività produttive e il recupero della normalità di vita”, ha detto il capo dello Stato.

Condividi