Terremoto, geologi Sicilia: i nostri centri storici “fragili e vulnerabili”

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L’Ordine Regionale dei Geologi di Sicilia esprime cordoglio e vicinanza alle popolazioni del centro Italia per le vittime ed i danni causati dal terremoto di oggi: “Purtroppo assistiamo a fenomeni devastanti che periodicamente colpiscono vaste aree del nostro paese, riscoprendo la grande fragilità e vulnerabilità dei nostri centri storici, del nostro patrimonio edilizio, monumentale e delle nostre infrastrutture rispetto al rischio sismico. Di fronte al ripetersi di tali disastri, alla perdita di vite umane, non possiamo tacere, denunciando il grave e colpevole ritardo nelle attività di prevenzione, di adeguamento e miglioramento sismico degli edifici pubblici e privati. Nella nostra regione le attività di studio sulla microzonazione sismica ferma al palo ormai da anni, nonostante consistenti stanziamenti Statali legati alle diverse ordinanze del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile. Tali somme destinate al finanziamento di un importante strumento di pianificazione e Prevenzione e ad interventi di miglioramento sismico degli edifici, sono di fatto ad oggi non spesi in quanto i governi regionali che si sono succeduti non hanno dato seguito alle necessarie azioni amministrative. Ad oggi solo su 58 comuni della regione siciliana su 282, classificati a rischio secondo la normativa di riferimento, sono stati eseguiti gli studi di microzonazione di primo livello dando seguito alla prima ordinanza del 2010. L’Ordine Regionale Geologi di Sicilia sollecita ancora una volta la politica ed il governo regionale ad attivarsi urgentemente verso un nuovo approccio operativo mettendo la “prevenzione” al centro della strategia di pianificazione territoriale.

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