Le Procure di Ascoli Piceno e Rieti stanno coordinando i primi accertamenti sui danni causati dal terremoto dello scorso 24 agosto che ha colpito l’Appennino fra Lazio e Marche: Amatrice e Accumuli su un versante, Arquata del Tronto, Pescara del Tronto, Montegallo nell’Ascolano. Ad Ascoli Piceno al momento il fascicolo resta aperto a mod. 45, cioe’ di notizie che non costituiscono reato. Ai vigili del fuoco e ai carabinieri i magistrati ascolani hanno chiesto di segnalare situazioni particolari che dovessero eventualmente emergere durante le attivita’ di soccorso, che la magistratura non intende in alcun modo rallentare, distogliendo dalla prima linea uomini e mezzi. Nelle Marche peraltro non si ha notizia al momento di edifici pubblici costruiti di recente che sono crollati o sono stati seriamente danneggiati dalle scosse del 24 agosto e dei giorni seguenti, come invece e’ accaduto con la scuola ‘Capranica’ di Amatrice (Rieti). Eventuali segnalazioni riguarderebbero quindi edifici privati di recente ristrutturazione, anche dopo il terremoto del 1997. A Pescara del Tronto le scosse hanno mostrato l’anima in pietra di case edificate senza l’impiego di ferro e cemento armato a sostegno. Molte abitazioni sono collassate, al pari di altre costruite con le stesse modalita’ ma poi rivestite, con lavori recenti, con un tetto nuovo di cemento, che potrebbe aver schiacciato la struttura sottostante, piu’ fragile. In questa prima fase l’attivita’ dei carabinieri, sia nel Rietino sia nell’Ascolano, si e’ concentrata sull’identificazione delle vittime del Sisma. Gli investigatori hanno consegnato alle due procure i documenti con l’elenco dei nomi dei morti gia’ identificati, i verbali sulle operazioni di rimozione dei cadaveri e le indicazioni sul luogo in cui i corpi sono stati individuati. Una geolocalizzazione che risultera’ utile ad eventuali ulteriori passi delle due inchieste. A Rieti la procura ipotizza il reato di disastro colposo. Ma se dovessero emergere responsabilita’ specifiche, potra’ aggiungersi anche l’ipotesi di omicidio colposo. Nel reatino peraltro gran parte della documentazione sugli immobili, dai progetti alle autorizzazioni edilizie, ai verbali di collaudo, e’ finita sotto le macerie del Municipio, e dovra’ essere recuperata con grande attenzione. Le verifiche riguardano tutto l’iter della costruzione: dall’assegnazione degli appalti alla progettazione, dall’edificazione dell’immobile ai controlli successivi, con particolare riguardo alla verifica della rispondenza alle leggi antisismiche.
Terremoto: le inchieste mirano ad accertare abusi edilizi edifici pubblici
