Il terremoto di magnitudo 6 che ha colpito l’area Rieti nella notte “e’ circa 2-3 volte inferiore, in termini di energia liberata, a quello che ha colpito L’Aquila nel 2009, che era di magnitudo compresa tra 6.2 e 6.3” ha dichiarato all’ANSA il sismologo Alessandro Amato, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). “In quel caso il terremoto e’ avvenuto sotto una citta’ di 70.000 abitanti, oggi e’ avvenuto in una zona un po’ meno abitata”. “Entrambi i terremoti sono stati causati dall’estensione dell’Appenino da Est verso Ovest. Il meccanismo e’ lo stesso anche alla base del terremoto che ha colpito Umbria e Marche nel 1997”. “Sia il terremoto di oggi, sia quello che ha colpito L’Aquila nel 2009 sono entrambi molto superficiali, avvenuti a circa 7-8 chilometri di profondita'”.