“Ciao piccola, ho solo dato una mano a tirarti fuori da quella prigione di macerie. Scusa se siamo arrivati tardi, purtroppo avevi gia’ smesso di respirare, ma voglio che tu sappia da lassu’ che abbiamo fatto tutto il possibile per tirarvi fuori da li’“: questa la toccante lettera che un vigile del fuoco (che si firma “Andrea”) ha deposto sulla bara della piccola Giulia, 9 anni, morta nella notte del terremoto a Pescara del Tronto. La sorella di Giulia, Giorgia, di 4 anni, è stata invece estratta viva 17 ore dopo il sisma e sembra che sia stata protetta nel crollo proprio dal corpo di Giulia. “Quando tornero’ a casa mia a L’Aquila sapro’ che c’e’ un angelo che mi guarda dal cielo e di notte sarai una stella luminosa. Ciao Giulia, anche se non mi hai conosciuto ti voglio bene“.