Terremoto, l’importanza di compilare il questionaro del risentimento sismico

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Nelle ore successive al terremoto un piccolo gesto che può significare molto nella mitigazione del rischio sismico è la compilazione di un questionario sul risentimento sismico. Da anni può essere fatto online sul sito Hai Sentito il Terremoto, pagina web gestita dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). Ognuno può indicare su un facile questionario compilabile in pochi minuti, qual’è stato il risentimento sismico nella propria zona per un determinato terremoto. Bisogna indicare dove si era nel momento della scossa, se si dormiva o se si era in piedi, se ci sono state oscillazioni moderate o molto forti, danni lievi o strutturali, eccetera.

Sulla base di questi dati, l’INGV costruisce le mappe del risentimento sismico. In questo modo si può capire qual’è stata l’intensità del terremoto nelle varie aree geografiche intorno all’epicentro, anche a centinaia di km di distanza. L’intensità sismica viene misurata in gradi MCS, in quella che è conosciuta come scala Mercalli-Cancani-Sieberg. Da non confondere con la scala Richter, che misura invece la grandezza del terremoto, con un numero univoco associato ad ogni evento sismico. La scala dell’intensità MCS misura gli effetti del terremoto e va dal minimo di 1-2 gradi, cioè terremoto non avvertito dalla popolazione, ai gradi massimi superiori a 10, equivalenti a situazioni di distruzione totale.

Conoscere qual’è stata l’intensità di un terremoto aiuta a individuare le aree dove si ha amplificazione sismica, ed è perciò indispensabile.

Scala-MCSNelle ore successive al terremoto della notte scorsa che ha devastato i paesi dell’Appennino centrale, sono arrivate al sito Hai Sentito il Terremoto oltre settemila segnalazioni, che hanno permesso all’INGV di costruire una dettagliata mappa del risentimento (accessibile qui). Da questa mappa risulta che l’intensità è stata in generale del V grado MCS a Rieti, Viterbo, nei comuni a nord di Terni. IV grado MCS a Roma, Perugia, Terni. Bisogna sottolineare però che in ogni località il risentimento può variare anche di molto, e non necessaiamente con la distanza dall’epicentro. In una stessa città o centro abitato può variare anche da quartiere a quartiere. Nel risentimento sismico entra in gioco infatti anche la geomorofologia e la geologia locale. Ad esempio zone situate su sedimenti fluviali risentono maggiormente gli effetti di un terremoto di quelle situate su depositi rocciosi consolidati.

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