Saranno funerali “solenni” e non “di Stato” quelli che si svolgeranno stamattina ad Ascoli per le vittime marchigiane del terremoto. I funerali solenni vengono proclamati nei casi di eventi luttuosi che colpiscano particolarmente la coscienza comune. Le esequie di Stato spettano invece ai presidenti degli organi costituzionali, anche dopo la cessazione del loro mandato, e ai ministri deceduti durante la permanenza in carica. Possono essere, inoltre, rese a personalita’ che abbiano illustrato la Nazione o a cittadini caduti nell’adempimento del dovere o a vittime di azioni terroristiche o di criminalita’ organizzata. Sia nel caso di funerali solenni che di Stato, il protocollo della cerimonia funebre prevede la presenza di carabinieri in alta uniforme, onori militari ai feretri, la presenza di uno o piu’ rappresentanti del governo e un’orazione commemorativa ufficiale. Quanto invece al lutto nazionale, proclamato per l’intera giornata di oggi, esso prevede che siano adottate alcune procedure istituzionali, che rispondono a un preciso cerimoniale. Le bandiere degli edifici pubblici sono poste a mezz’asta secondo le indicazioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ferma la disciplina delle bandiere militari. Il Ministero degli Affari Esteri fornisce istruzioni ai titolari delle Rappresentanze diplomatiche e consolari italiane e puo’ chiedere ai Rappresentanti diplomatici e consolari stranieri accreditati presso lo Stato italiano l’esposizione delle bandiere a mezz’asta. Le bandiere esposte all’interno sono abbrunate con due strisce di velo nero a cravatta.
Funerali blindati ad Ascoli, 150 giornalisti accreditati
Funerali blindati ad Ascoli Piceno per le vittime marchigiane del Terremoto. Mancano ancora piu’ di due ore all’inizio della messa che sara’ celebrata nella palestra comunale di Ascoli, ma la struttura e’ gia’ affollata e c’e’ un grande dispiegamento di forze dell’ordine per far si’ che possano entrare soprattutto i familiari delle vittime. Mentre per i giornalisti c’e’ uno spazio limitato: quasi 150 gli accrediti che sono stati rilasciati dalla prefettura locale, molte le testate straniere. Ogni testata ha a disposizione una sola postazione dentro la palestra per seguire i funerali. A garantire che non ci siano ‘infiltrati’ ci sono gli scout delle Marche – attivi gia’ da ieri – che presidiano con un cordone di sicurezza tutte le entrate della palestra. Nel giorno del lutto nazionale ad Ascoli si celebrano i funerali solenni per 35 vittime del versante marchigiano e saranno presenti le massime autorita’, i presidenti della Repubblica, Sergio Mattarella, quelli delle Camere, Grasso e Boldrini, e del Consiglio, Matteo Renzi.
Ascoli si mobilita per i funerali, centinaia in attesa
“Onore ai nostri fratelli scomparsi. Ascoli non vi dimentica”. Firmato: Ultras 1898. E’ lo striscione di circa dieci metri affisso all’ingresso della palestra comunale di Ascoli, nel quartiere Monticelli, che oggi ospitera’ i funerali solenni delle vittime del sisma nel versante marchigiano. Una attestazione di solidarieta’ e vicinanza non nuova nel mondo del tifo organizzato, mobilitatosi da nord a sud su tutto il territorio nazionale che, tuttavia, e’ stato fatto rimuovere dalle forze dell’ordine presenti sul posto. Intanto, all’ingresso della palestra, a tre ore dall’inizio delle celebrazioni, si e’ gia’ raccolta una piccola folla di persone, circa un centinaio, tra cui molti scout. Via delle Primule, che costeggia la palestra, e’ presidiata dalle forze dell’ordine: auto della polizia municipale e cellulari della Polizia di Stato sono presenti su tutto il tragitto che sara’ percorso dalle piu’ alte istituzioni della Repubblica, capo dello stato e presidente del consiglio in testa, che verranno a rendere omaggio oggi alle vittime.