Terremoto, Viminale: impegnati 1.450 uomini nelle zone colpite

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Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ha presieduto stamane una nuova riunione tecnica di coordinamento sul dopo-sisma che si è svolta al Viminale. Nel corso dell’incontro si è fatto il punto sull’impegno sul campo quantificato in 1.450 uomini, 880 Vigili del Fuoco provenienti da tutta Italia, supportati da 9 elicotteri, 200 mezzi di soccorso, 50 mezzi movimento terra e 30 unità cinofile del Corpo dei Vigili. Un “grande spiegamento di forze“, ha spiegato Alfano che “ha lavorato, e lavora ancora e incessantemente, per soccorrere e salvare quante più vite possibili“. Nei luoghi colpiti da terremoto, sono operativi inoltre 570 operatori della sicurezza, di cui 320 nei Comuni di Amatrice e Accumoli e 250 nel Comune di Arquata del Tronto. In particolare, dei 320 fanno parte 40 unità dei Reparti Mobili della Polizia di Stato (provenienti 30 da Roma e 10 da Senigallia), 80 Carabinieri, 83 militari della Guardia di Finanza (di cui 53 da L’Aquila e 30 da Roma per antisciacallaggio), 94 unità del Corpo Forestale dello Stato, 3 unità cinofile per ricerca e soccorso della Polizia, 4 unità cinofile dell’Arma dei Carabinieri, 7 unità cinofile della Guardia di Finanza. Degli altri 250, ha aggiunto il ministro, “fanno parte 40 unità del Reparto Mobile di Senigallia, 70 Carabinieri, 29 militari della Guardia di Finanza (17 provenienti da L’Aquila e 12 da Teramo), 76 unità del Corpo Forestale dello Stato, 30 unità dei Reparti Prevenzione Crimine (2 pattuglie H24), 2 unità cinofile e 5 operatori della Polizia da Spoleto, nonché personale della Polizia scientifica (DVI) specializzato nel riconoscimento delle vittime“.

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