Vietare in Italia il base jumping, Codacons: “Denunceremo le istituzioni per concorso in omicidio colposo”

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Da tempo chiediamo di vietare in Italia sport estremi come il ‘base jumping‘, pratiche estremamente pericolose che registrano sempre più appassionati e, purtroppo, sempre più incidenti e vittime in tutto il mondo“. Lo afferma in una nota il presidente del Codacons Carlo Rienzi, dopo la morte dell’italo-norvegese Alexander Polli, deceduto sopra Chamonix, in uno schianto contro un albero. “Crediamo sia giunto il momento di emenare una normativa precisa che vieti del tutto la pratica di tale sport in Italia. In attesa di una legge in materia, gli enti locali devono emenare direttive precise per impedire i salti nel vuoto sul proprio territorio. In caso contrario, se si verificheranno incidenti o decessi in Italia legati al ‘base jumping’, il Codacons denuncerà istituzioni ed enti locali per concorso in lesioni o in omicidio colposo, considerato che l’articolo 40 del codice penale, afferma: «non impedire un evento, che si ha l’obbligo giuridico di impedire, equivale a cagionarlo“, conclude Rienzi.

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