Per settimane non si è parlato d’altro, ma le Olimpiadi di Rio de Janeiro – almeno fino a questo momento – sembrano aver scongiurato il pericolo della Zika, complice un clima piovoso e nemmeno troppo. L’emergenza, comunque resta, e i contagi sono sempre più frequenti anche nel resto del mondo. Ma che cos’è questo virus e quali problemi può causare? E, soprattutto, come si può prevenire il contagio? Il ministro della Salute italiano ha pubblicato diversi documenti, indirizzati alle autorità sanitarie locali e ai cittadini, nel quale si fa il punto della situazione, sulla base delle informazioni rese disponibili dall’Organizzazione mondiale della sanità.
COS’E’ IL VIRUS ZIKA. Il virus Zika è stato identificato per la prima nel 1947 in un macaco Rhesus in Uganda. Da allora si è diffuso in almeno 55 Paesi del mondo. l virus Zika è molto simile a quelli della dengue, della febbre gialla, dell’encefalite giapponese e del Nilo occidentale. Dal 2015 un’epidemia di virus Zika si sta diffondendo nelle Americhe, Africa (Capo Verde) e Estremo oriente. Al momento non è disponibile nessun vaccino contro il virus Zika. Per questo l’unico modo per prevenire l’infezione è evitare di essere punti dalla zanzare.
COME SI TRASMETTE IL VIRUS. Il virus Zika si trasmette alle persone, principalmente attraverso la puntura di una zanzara del genere Aedes, lo stesso vettore che trasmette dengue, chikungunya e febbre gialla. Il virus può inoltre essere trasmesso per via sessuale. E’ stato rilevato nel sangue, nelle urine, nel liquido amniotico, nello sperma, nella saliva e nel fluido corporeo presente nel cervello e nel midollo spinale (liquor).
QUALI SONO I SINTOMI DEL VIRUS. Il virus Zika di solito provoca una malattia lieve. I sintomi più comuni consistono in febbre o eruzioni cutanee, che compaiono un paio di giorni dopo la puntura di una zanzara infetta. Anche se la maggior parte delle persone non svilupperà alcuna sintomatologia, alcuni possono presentare anche congiuntiviti, dolori muscolari, articolari e astenia. I sintomi di solito durano 2-7 giorni. Nelle donne in gravidanza non c’è differenza di sintomatologia, ma in questo caso i rischi sono altissimi.
RISCHIO PER LE DONNE IN GRAVIDANZA. Il virus può essere trasmesso dalla donna in gravidanza al feto ed è stato dimostrato scientificamente che la Zika è una causa di microcefalia e sindrome di Guillain-Barré, una rara condizione in cui il sistema immunitario attacca una parte del sistema nervoso e può portare alla paralisi.
COME SI FA LA DIAGNOSI. La diagnosi si basa sui sintomi e sull’anamnesi recente (quali punture di zanzara o viaggi in una zona affetta). La conferma di laboratorio si effettua con esami del sangue. Tuttavia, la diagnosi può non essere affidabile, in quanto ci può essere una reazione crociata con altri virus, quali dengue, West Nile e febbre gialla.
COME SI CURA. Il trattamento è sintomatico e consiste in farmaci per alleviare il dolore e la febbre, il riposo e bere tanta acqua. Se i sintomi peggiorano, l’invito è quello di consultare un medico.
COME PROTEGGERSI DAL VIRUS. La migliore protezione dal virus Zika è prevenire le punture di zanzara. Le donne in gravidanza o che stanno pianificando una gravidanza e i loro partner sessuali dovrebbero fare molta attenzione a proteggersi dalle punture di zanzare che trasmettono il virus Zika. E’ consigliabile indossare abiti che coprano la maggior parte del corpo, utilizzare un repellente per insetti sulla pelle e sui vestiti, coprire porte e finestre con zanzariere, mantenere vuoti e puliti o coperti contenitori che possono contenere anche piccole quantità di acqua come secchi, vasi da fiori o pneumatici. Le donne in gravidanza che vivono in aree con trasmissione del virus Zika in corso dovrebbero effettuare regolari visite prenatali, secondo le disposizioni nazionali e rispettare le raccomandazioni dei loro medici. Dovrebbero anche iniziare precocemente le visite prenatali per la diagnosi, la cura e il follow-up se presentano uno qualsiasi dei sintomi relativi all’infezione da virus Zika.