Se l’Inghilterra divenne la potenza marittima e coloniale che è stata il merito va alla ‘Regina vergine‘, Elisabetta I Tudor. Nata il 7 settembre 1533 da Enrico VIII e Anna Bolena si liberò di Maria Stuarda e del partito cattolico per puntare tutto sulle navi e i commerci. La sconfitta dell”InvincibileArmada‘ (1588) tolse di mezzo l’unica rivale, la Spagna, in grado di contendere agli inglesi il dominio del mare.
Liberata dalla prigionia alla quale era stata sottoposta nel 1558 per evitare che prendesse il potere, succedette nello stesso anno alla sorellastra Maria I d’Inghilterra, detta Maria La Sanguinaria, la quale era morta senza eredi. Il suo regno fu lungo e segnato da molti avvenimenti importanti. La sua politica di pieno sostegno alla Chiesa d’Inghilterra, dopo i tentativi di restaurazione cattolica da parte di Maria Tudor, provocò forti tensioni religiose nel regno e vi furono parecchi tentativi di congiure contro di lei, in cui fu coinvolta anche la cugina Maria Stuarda che ella fece giustiziare.
Poco dopo la sua ascesa al trono, molti si chiedevano chi Elisabetta avrebbe sposato e i motivi per cui non si sposò restano oscuri anche se molte ipotesi in proposito sono state avanzate. Forse ebbe il timore di subire la stessa sorte della madre Anna Bolena (giustiziata dopo un processo farsa perché Enrico VIII si era stancato di lei e temeva che non avrebbe potuto dargli più figli). Rimanendo nubile, inoltre, Elisabetta avrebbe evitato i rischi legati al parto: due delle sue matrigne, Jane Seymour e Catherine Parr morirono di quella che all’epoca era chiamata febbre puerperale; inoltre è possibile che rimase psicologicamente traumatizzata dalla sua (presunta) relazione infantile con Lord Seymour, che provocò molti scandali.