Acqua di rubinetto buona e sicura. A promuovere l’acqua del Gruppo Hera i numeri contenuti nell’ottava edizione del report della multiutility ‘In buone acque‘. Al secondo posto in Italia per volumi erogati (300 milioni di metri cubi all’anno), il Gruppo serve oltre 3,6 milioni di abitanti e 239 comuni di Emilia Romagna, Marche e Triveneto. Nel 2015 sono state fatte 736.442 analisi di qualità (oltre 2.000 al giorno): il 99,9% dei controlli fatti indica il pieno rispetto dei requisiti di legge. Le analisi hanno riguardato anche gli antiparassitari e aspetti non normati, come contaminanti emergenti e fibre di amianto. Anche in questi ambiti i risultati hanno confermato la qualità e la sicurezza dell’acqua di rubinetto.
Delle oltre 700mila analisi condotte, oltre 120.000 sono state eseguite nel 2015 da Gruppo Hera e Asl nel bolognese. Proprio qui, infatti, la multiutility serve quasi un milione di abitanti, attraverso 669 fonti di prelievo e 9.209 km di rete acquedottistica sulla quale vengono immessi ogni anno 102 milioni di metri cubi d’acqua. Risultato: acqua conforme alla legge nel 99,76% dei casi. “Fondamentali, in questo senso, le risorse impiantistiche messe in campo dal Gruppo, che nel territorio bolognese dispone di oltre 200 impianti di potabilizzazione“, sottolinea il report.
Capitolo impatto ambientale. Nel territorio servito dal Gruppo, sottolinea il report, l’acqua del rubinetto è stata già scelta nel 2015 dal 35% dei clienti, che hanno così evitato la produzione, il trasporto e lo smaltimento di 245 milioni di bottiglie di plastica (che riempirebbero oltre 3 milioni di cassonetti), nonché le relative emissioni di CO2. Altri 450 milioni di bottiglie potrebbero essere evitati. Non solo: scegliere l’acqua di rubinetto al posto della minerale – rileva l’azienda – consente a una famiglia di tre persone di risparmiare fino a 270 euro all’anno.
Sul fronte degli investimenti, i 127,2 milioni di euro del 2015 si innestano su un’azione di più lungo periodo con cui la multiutility, fin dalla sua nascita, ha investito ogni anno mediamente 100 milioni di euro. Nel territorio servito dal Gruppo – si legge nel report – gli investimenti sono circa il 50% superiori rispetto alla media italiana (41 euro per abitante rispetto ad una media di 28 euro).
L’entità di questo impegno ha consentito di intervenire a 360° su 35.000 km di rete acquedottistica, 18.600 km di fognature, 464 impianti di depurazione e 434 impianti di produzione e potabilizzazione. Tutto questo con un costo di mille litri di acqua di rubinetto di 2 euro, valore che è quasi la metà di quello che si paga nelle altre Nazioni europee.
“L’acqua è uno dei temi fondamentali della sostenibilità – dichiara Franco Fogacci, direttore Acqua di Hera – L’attenzione che il Gruppo vi dedica nasce proprio da questa consapevolezza e si traduce in tante azioni concrete, tese al consolidamento e allo sviluppo di un sistema idrico efficiente, sicuro e sostenibile, che offra garanzie di lungo periodo al territorio servito“. AdnKronos