Termina con lunghi applausi ed emozione la missione Rosetta: alle 13:20 circa è arrivata la conferma della conclusione della missione. La sonda ha smesso di inviare il segnale, ed il Centro Europeo Operazioni Spaziali a Darmstadt (Germania) dell’ESA lo ha interpretato come il momento finale della missione dei record, quello dell’impatto con la “sua” cometa. “Dichiariamo ufficialmente terminata la missione della sonda Rosetta. E’ stata un successo“. Con queste parole il team della missione ha ufficialmente confermato la fine della sfida spaziale che, per la prima volta, ha portato una sonda in orbita vicino ad una cometa, la 67/P Churyumov-Gerasimenko. “Abbiamo perso il segnale” ha aggiunto l’Esa. “Confermiamo l’atterraggio sulla superficie della cometa della sonda Rosetta” ha annunciato Andrea Accomazzo, Capo della divisione Missioni Interplanetarie dell’Esa, figura iconica della missione europea cui hanno preso parte decine e decine di scienziati, industrie e tecnologi europei.
Il computer di bordo e tutti gli strumenti si sono spenti al momento della collisione, dopo avere inviato a Terra le immagini più ravvicinate mai viste del suolo della cometa. Rosetta ha inviato anche dati su gas e polveri vicini al suolo, che potrebbero contenere informazioni preziose per ricostruire le origini del Sistema Solare.
Gli operatori dell’Esa hanno inserito ieri i parametri di rotta perché la sonda potesse puntare contro la cometa di ghiaccio e polvere dal diametro di 4 km. La velocità dell’impatto è stata bassa, meno di un metro al secondo. Anche questi ultimi istanti saranno utili, perché la sonda dovrebbe essere in grado di prendere da vicino alcuni dati della cometa conosciuta anche come Churyumov-Gerasimenko. Rosetta ha raggiunto la cometa ad agosto 2014, dopo dieci anni di viaggio. Da allora ha inviato a Terra oltre 100mila tra immagini e dati strumentali utili a comprendere i misteri della formazione del sistema solare. Inoltre dalla sonda europea è partito il lander Philae, che è stato il primo ad atterrare su una cometa.
“E’ un giorno speciale, un po’ triste“, ha detto il direttore delle operazioni della missione Rosetta, Paolo Ferri, nella diretta trasmessa dal centro di controllo dell’Agenzia Spaziale Europea in Germania. “E’ la fine perché è impossibile riattivare ancora il computer di bordo della sonda“, ha detto Ferri.
“Missione compiuta” in tutte le lingue del mondo
“Missione compiuta”: l’Agenzia Spaziale Europea (Esa) ha lanciato così l’ultimo saluto alla sonda Rosetta e lo ha fatto in tutte le lingue del mondo. L’Esa ha postato su twitter decine e decine di cartoline colorate: #MissionComplete #CometLanding, #CometLanding; Misi selesai #CometLanding; Missioun komplett #CometLanding.
Game over, missione straordinaria
Game over per la missione Rosetta. Dopo una discesa controllata, la sonda dell’Esa è atterrata sulla sua cometa 67/P Churyumov-Gerasimenko, segnando così la fine di una straordinaria avventura iniziata ben 12 anni fa che segna un passaggio cruciale nell’esplorazione spaziale. La conferma dell’approdo di Rosetta sulla cometa è stata accolta con un applauso, una standing ovation e lacrime di commozione dagli scienziati dell’Esa del centro Eso, a Darmstadt, in Germania. “Grazie Rosetta, grazie Philae, è stata una storia incredibile. Rosetta ci ha regalato una scienza fantastica“. Con queste parole Jan Worner, direttore generale dell’Esa, ha salutato la sonda ed il suo lander che da oggi terminano una sfida che sembrava impossibile. Questa missione, ha sottolineato il numero uno dell’Agenzia Spaziale Europea, “conferma la bontà degli investimenti con ritorni importanti“. Jean Yves Le Gall, presidente del Cnes, ha sottolineato la “fortuna di poter partecipare ad un evento di questa portata“. A salutare Rosetta anche il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Roberto Battiston. “Rosetta ed il suo lander Philae hanno catturato l’attenzione di milioni di persone. Questa è l’Europa che amiamo, è l’Europa migliore” ha detto Battiston. “Ora Rosetta e Philae diventano parte dell’Universo” ha aggiunto il capo dell’Asi, sottolineando che “c’è tanta tecnologia a bordo di Rosetta e molta è italiana a dimostrazione della grande collaborazione internazionale che si attiva nelle missioni spaziali“. L’avventura unica della missione Rosetta, infatti, parla molto anche italiano. La sonda europea, grazie al supporto dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), è infatti frutto anche della capacità industriale e accademica del nostro Paese. Il colosso aerospaziale Leonardo ha gestito la progettazione e la realizzazione degli strumenti scientifici sviluppati con l’Istituto Nazionale di Astrofisica, Università Parthenope di Napoli, Politecnico di Milano e l’Università di Padova-Cisas. A guidare Rosetta nel suo viaggio conclusivo sulla cometa è stato Andrea Accomazzo, Capo della divisione Missioni Interplanetarie dell’Esa. Rosetta è stata guidata da un pool di scienziati e tecnologi europei sulla superficie della sua cometa 67/P, intorno alla quale è in orbita da due anni, cioè dal 6 agosto 2014, quando ha raggiunto l’obiettivo della missione dopo un viaggio lungo dodici anni. La missione di Rosetta è iniziata il 2 marzo 2004 e da quel giorno la sonda ha compiuto una lunga strada attraverso il sistema solare. Circa tre mesi dopo il suo arrivo intorno alla cometa 67/P, la sonda ha rilasciato il lander Philae approdato sul corpo celeste il 12 novembre 2014.