Incentivare i progetti di agricoltura sociale sviluppando un nuovo metodo di imprenditoria. E’ questo l’obiettivo del concorso ‘Coltiviamo Agricoltura sociale‘, istituito da Confagricoltura e l’Onlus Senior – L’Età della Saggezza, in collaborazione con Rete delle Fattorie Sociali e Intesa Sanpaolo, riservato a imprenditori agricoli singoli o associati, cooperative sociali che esercitano attività agricola e altre forme di associazione di promozione sociale. Il concorso è stato presentato alla Camera dei deputati, e prevede l’assegnazione di 50.000 euro al progetto più significativo in questo ambito.
“Un’ iniziativa – ha spiegato il segretario nazionale della Onlus Senior – L’età della Saggezza, Angelo Santori – che conferma il nostro impegno nel valorizzare le iniziative di agricoltura riconducibili alla solidarietà tra le generazioni, all’occupazione e all’assistenza socio-sanitaria dei soggetti più deboli, alla tutela dei diritti civili e all’inclusione sociale nelle zone rurali”.
Le proposte devono distinguersi per il carattere innovativo, per la capacità di rispondere a una criticità ben identificata del territorio, nonché per metodi di valutazione e di comunicazione appropriati. Beneficiari finali possono essere i minori e i giovani in situazione di disagio sociale, gli anziani, i disabili e gli immigrati che godono dello stato di rifugiato e richiedenti asilo.
Sono tre le aree in cui si potranno sviluppare i progetti che concorrono al premio ‘Coltiviamo Agricoltura sociale’: potenziamento e sviluppo di servizi socio-educativi e/o socio-assistenziali già esistenti e sperimentazione di nuovi, costruzione di reti e partenariati tra i diversi attori territoriali. Molteplici gli ambiti, che spaziano dall’inserimento di persone con disabilità all’educazione ambientale e alimentare, fino alla salvaguardia della biodiversità attraverso le fattorie sociali.
Il bando è consultabile sul sito www.coltiviamoagricolturasociale.it e scade a mezzanotte del 15 ottobre 2016. Le aziende interessate devono proporsi inserendo online su tale sito il proprio progetto, nel format ‘criteri per la formulazione della proposta’, e inviare a mezzo raccomandata A/R la candidatura e la documentazione richiesta comprensiva di tutti gli allegati all’indirizzo: Confagricoltura Aspaglio, corso Vittorio Emanuele II 101, 00186 Roma. Una volta inseriti nella piattaforma, i progetti diventano votabili online a partire dal 15 ottobre, previa registrazione del votante, il quale potrà assegnare una sola preferenza. Ci sono trenta giorni di tempo per farlo.
I trenta progetti che avranno ottenuto il maggior numero di preferenze saranno esaminati da una commissione di esperti indipendenti e di comprovata esperienza, nominata da Confagricoltura e dalla Onlus Senior. I risultati saranno pubblicati entro il 31 dicembre 2016.
Il progetto che avrà vinto dovrà essere realizzato entro il 30 ottobre 2017. La somma sarà erogata in tre tranche: il 40% alla firma della convenzione; un ulteriore 40% alla data della presentazione della rendicontazione delle spese effettuate con il primo acconto, e comunque entro quattro mesi dalla firma della convenzione; il restante 20% entro la scadenza stabilita, a fronte della rendicontazione delle spese effettuate con la seconda tranche del finanziamento.
“Intesa Sanpaolo conferma e rilancia quotidianamente – ha dichiarato Luca Siciliano, responsabile Settori e Aziende Retail Intesa Sanpaolo – l’impegno assunto nei confronti del settore primario, in quanto strategico per la crescita del nostro Pil. Inoltre, crediamo che il welfare in agricoltura sia un importante strumento di coesione e di inclusione sociale e questo concorso ne è la conferma. Oggi potersi occupare di agricoltura è qualcosa di cui essere orgogliosi, soprattutto se si integra l’aspetto sociale”.
“L’agricoltura sociale – ha commentato il presidente Rete Fattorie Sociali, Marco Berardo Di Stefano – può contribuire in modo efficace a innovare l’approccio e i paradigmi dell’intervento educativo e sociale nei confronti degli adolescenti, dei giovani, degli anziani e delle persone in difficoltà, sia in termini di prevenzione, sia di riduzione del disagio”.
“Il crescente interesse per questo tipo di agricoltura, inatteso per i numeri che sta registrando – ha sottolineato il deputato Massimo Fiorio, primo firmatario della legge sull’agricoltura sociale approvata un anno fa – testimonia che era necessario dare dignità con una norma specifica a un fenomeno di welfare innovativo in cui l’agricoltura, per la sue caratteristiche di multifunzionalità, può svolgere un ruolo di primo piano”.
“Iniziative come questa – ha commentato il sottosegretario al Lavoro e Politiche sociali, Luigi Bobba – possono essere utili vettori per fare crescere la sensibilità, che già esiste nelle imprese agricole, verso il sociale. L’impegno del governo per lo sviluppo dell’agricoltura sociale è dimostrato anche dal recente accordo, siglato tra i ministeri per le Politiche agricole e per il Lavoro, per svolgere il servizio civile in imprese agricole impegnate in attività di sostegno alla collettività”.
“L’emanazione del bando – ha concluso il presidente di Confagricoltura, Mario Guidi – rappresenta un segnale importante della crescente sensibilità verso l’agricoltura sociale. Confagricoltura crede e sostiene questo nuovo modello di agricoltura, che guarda oltre gli stretti confini produttivi. Attraverso una progettazione specifica e un’attenzione concentrata più sulla persona che sul prodotto, l’azienda che pratica agricoltura sociale si confronta con la dimensione etica d’impresa e si responsabilizza in risposta alle necessità della collettività di un territorio, senza perdere la propria identità imprenditoriale ed economica”. (AdnKronos)