ANBI: “Servono ricerca e collaborazione per la salvaguardia per territorio”

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L’esempio più recente di quanto sia importante la ricerca per i Consorzi di bonifica si chiama Acqua Campus: sorge a pochi chilometri da Bologna ed è un’area dove il Consorzio Canale Emiliano Romagnolo, in collaborazione con il mondo accademico, sperimenta innovative tecniche irrigue, mirate all’ottimizzazione d’uso della risorsa acqua”: lo afferma Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), intervenendo al XXXV Convegno Nazionale di Idraulica e Costruzioni Idrauliche, organizzato dall’Associazione Idrotecnica Italiana – Gruppo Italiano di Idraulica proprio nel capoluogo emiliano.

La ricerca sul campo è un’attività insita nella mission dei Consorzi di bonifica come stanno a dimostrare le recenti esperienze del sistema irriguo “esperto” Irriframe, dei pannelli solari galleggianti o della produzione mini-idroelettrica. Il contributo della ricerca alle attività di valutazione e gestione del rischio idrogeologico è altresì indispensabile soprattutto nella fase preventiva, dove l’applicazione di innovative tecnologie, ad esempio nel monitoraggio degli argini, può evitare disastrose conseguenze così come lo studio di nuovi modelli sperimentali può anticipare la gestione delle criticità. L’importante è essere in rete, mettendo a disposizione conoscenze e saperi. I Protocolli d’Intesa, che sigliamo ad ogni livello, vanno in questa direzione; ne è esempio anche  la collaborazione con la Struttura di Missione #italiasicura, che porterà alla presentazione congiunta del Report ANBI 2016 Manutenzione Italia – Azioni per l’Italia Sicura, che si terrà giovedì 22 Settembre a Roma: un esempio concreto di alleanza per il territorio.”

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