ARFID: il nuovo disturbo alimentare che allarma pediatri e nutrizionisti, “attenti ai bambini”

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Non solo bulimia e anoressia. Ad allarmare nutrizionisti, medici e dietologi è una nuova patologia del cibo che pare colpisca maggiormente i bambini e i ragazzi adolescenti. Il suo acronimo è ARFID Avoidant/restrictive food intake disorder”, ovvero “disturbo evitante/restrittivo dell’assunzione del cibo”.

Stefano Erzegovesi, responsabile del Centro disturbi del comportamento alimentare dell’Ospedale San Raffaele di Milano ha spiegato che “Si tratta di una malattia nuovissima (il suo nome è stato coniato nel 2013) e ancora poco conosciuta, nella quale chi è colpito mangia una gamma molto ristretta di cibi . Il disturbo può manifestarsi a tutte le età, ma è più frequente nell’infanzia e nell’adolescenza, e riguarda per il 60% i maschi e per il 40% le femmine”.

Paura di soffocare con un boccone di cibo, paura di fare indigestione, paura di un’allergia improvvisa, addirittura paura del cibo stesso, del suo sapore, della consistenza e dell’odore: chi ne è affetto assume un atteggiamento altamente restrittivo nei confronti degli alimenti, rifiuta di mangiare oppure  mangia in modo disordinato e insufficiente, mostrando un sottopeso evidente, difficoltà di crescita, necessità di supplementi nutrizionali.

Un sistematico rifiuto dei cibi dunque, che si ripete con cadenza e puntualità ogni giorno. Ad esser rifiutati anche i cibi zuccherati e grassi che solitamente sono i prediletti da ogni bambino, il quale si disinteressa totalmente di mangiare e deve essere ripetutamente spronato dai genitori per mandare giù un boccone.

Guarire dall’ARFID è possibile ma questo significa intraprendere un lungo e paziente cammino all’interno della psiche umana con l’ausilio di una terapia psicologica creata ad hoc da un esperto.

“Occorre affidarsi a un’équipe specializzata in disturbi alimentari, che attui interventi nutrizionali e psicologici della durata di uno-tre anni”, suggerisce Erzegovesi, “mirati all’aumento graduale del peso e al supporto nella gestione dell’ansia e delle emozioni negative”.

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