Astronomia: allo studio il passato “vulcanico” della Luna

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Spicca con il suo look sinuoso sullo sfondo di un’ampia area pianeggiante della Luna, percorrendola per un lungo tratto: è Rima Prinz, il canale serpentiforme ultimamente al centro dell’attenzione della sonda Lunar Reconnaissance Orbiter della NASA e protagonista di un recente video.

La fenditura si snoda per quasi 75 chilometri a nord del cratere Prinz, ubicato a circa 100 chilometri ad est dell’Aristharcus Plateau nell’Oceanus Procellarum, una vasta landa formatasi in seguito ad antiche eruzioni vulcaniche. Ed è stata proprio la lava a modellare Rima Prinz, che rispetto a strutture affini sulla Terra è centinaia di volte più profondo e almeno dieci volte più largo.

La ‘fonte’ del magma erosivo – spiega l’Agenzia Spaziale Italiana – è stata una depressione vulcanica denominata Vera, che secondo gli studiosi potrebbe essersi creata come un lago di lava alimentato da vulcani caratterizzati da eruzioni con intensi zampilli, simili al Manua Ulu delle Hawaii ma più estesi. Vera e Rima Prinz, inquadrati insieme nell’immagine in alto, ricordano un serpente con la testa che si posa sul bordo del cratere Prinz.

A realizzare il ritratto di quest’area, emblematica delle dinamiche geologiche che hanno animato il passato della Luna, sono stati due strumenti di LRO, la fotocamera LROC (Lunar Reconnaissance Orbiter Camera) e l’altimetro LOLA (Lunar Orbiter Laser Altimeter). Nello specifico, LROC ha scattato immagini a risoluzioni multiple che hanno permesso agli scienziati di analizzare sia i dettagli che l’intero contesto geologico dell’area.

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