I ricercatori del team coordinato da Todd Hillwig, della Valparaiso University ha scoperto cosa “scolpisce” le nebulose: in molti casi “l’artista” è una coppia di stelle, che ruotano così velocemente l’una attorno all’altra da avere la stessa atmosfera. Il risultato, in via di pubblicazione sulla rivista Astrophysical Journal, conferma un’ipotesi risalente a circa 40 anni fa.
Le nebulose planetarie sono formate dal gas e dagli strati più esterni espulsi da una stella morente, quando si riduce e compatta per diventare una nana bianca. Poche di queste assumono forme semplici, sferiche: molte altre somigliano a delle clessidre o a delle farfalle, e ciò accadrebbe quando l’asse maggiore della nebulosa punta nella stessa direzione dell’asse attorno a cui orbitano le stelle. Il team di esperti ha identificato otto sistemi con queste caratteristiche: “Otto non sembrano tante, ma una volta che abbiamo il dato, diventa molto convincente che ci sia davvero una connessione. C’è solo una possibilità su un milione che tutti i sistemi si siano allineati,” ha dichiarato Hillwig.