C’è un pianeta in fase di crescita intorno a TW Hidrae. Lo ha scovato un team di ricercatori della Ibaraki University in Giappone grazie ai dati forniti da ALMA, il super telescopio dell’ESO.
Secondo il parere degli astronomi il pianeta avrebbe tutte le carte in regola per diventare in gigante ghiacciato simile a Urano e a Nettuno, una volta terminata la fase di crescita. Le osservazioni di ALMA si basano sulla distanza del pianeta dalla stella madre e sulla distribuzione dei minuscoli grani di polveri.
TW Hydrae – spiega l’Agenzia Spaziale Italiana – è considerata una candidata ideale per svelare i misteri della formazione planetaria data la vicinanza con il nostro pianeta e la posizione del suo asse di rotazione che punta in direzione Terra.
Studi precedenti hanno mostrato che la giovane stella è circondata da un disco formato da minuscole particelle di polveri che si è rivelato pieno di lacune. Diverse teorie suggeriscono che queste vuoti possano essere prove di un pianeta in fase di formazione. Per poterlo dimostrare, il team di astronomi giapponesi ha osservato il disco intorno a TW Hydrae in due frequenze radio. Il rapporto delle intensità radio in frequenze differenti dipende dalla dimensione dei grani di polvere: questo ha aiutato i ricercatori nella stima delle misure dei granelli.
Alcune tesi prevedono che le lacune nel disco siano create dalla presenza di un pianeta massiccio: l’interazione gravitazionale e la frizione tra gas e polveri spinge i grani più grandi al di fuori mentre quelle di dimensioni inferiori rimangono all’interno. I granelli più piccoli, di dimensioni pari a qualche micron, sono più numerosi mentre i più grandi sono del tutto assenti nella zona di vuoto più ampia che ha un raggio di 22 unità astronomiche.
I ricercatori hanno calcolato la massa del pianeta in base alla larghezza e alla profondità della zona di vuoto e hanno scoperto che il corpo celeste è con tutta probabilità leggermente più grande di Nettuno. Lo studio è ancora alla sua fase iniziale e i ricercatori sono intenzionati ad osservare anche altri parametri come la polarizzazione delle onde radio, che aiuterebbe nella stima delle dimensioni dei grani di polveri. Un’altra opzione di ricerca, riguarda la misurazione della quantità di gas presente nel disco che sarebbe utile al calcolo della massa effettiva del gigante ghiacciato.