BepiColombo, destinazione Mercurio: una missione europea

MeteoWeb

Lo chiamavano ‘meccanico del cielo’, e la sua immaginazione sfidava i limiti della scienza.  È Giuseppe Colombo detto Bepi, matematico, fisico, astronomo e ingegnere italiano famoso per progetti avveniristici come il primo satellite ‘al guinzaglio’ o l’idea di una zattera spaziale fatta con i serbatoi degli Shuttle.

Il suo nome, legato anche a importanti scoperte sull’orbita di Mercurio, è ora associato proprio al pianeta più interno del Sistema solare: si chiama infatti BepiColombo la sonda europea che partirà alla volta del nostro vicino planetario, cercando di svelare i segreti della nascita e dell’evoluzione di Mercurio.

Costruito dall’ESA in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Giapponese JAXA, BepiColombo parla la nostra lingua non soltanto per il nome che porta: 4 degli 11 esperimenti previsti dalla missione saranno infatti realizzati dall’ASI, con il contributo scientifico dell’INAF.

Ora il team di BepiColombo – spiega l’Agenzia Spaziale Italiana – ha appena completato un traguardo fondamentale per la missione, l’integrazione del propulsore a energia solare del modulo di trasferimento della sonda.

Si tratta di uno degli elementi più importanti di tutta la navicella e avrà un’efficienza 15 volte maggiore dei normali propulsori chimici.

Sarà proprio il modulo di trasferimento a spingere verso Mercurio i due orbiter di BepiColombo, e qui sta l’altra grande novità della missione. La sonda sarà infatti composta da due elementi  distinti: il primo orbiter studierà il pianeta vero e proprio, il secondo ne osserverà la magnetosfera.

Completare l’integrazione del propulsore elettrico è stato uno dei risultati più importanti dell’intera missione” commenta Ulrich Reininghaus, project manager di BepiColombo.

L’assemblaggio del propulsore è stato portato a termine al Test Centre ESA in Olanda, il più grande centro di prova dei veicoli spaziali in Europa.

BepiColombo raccoglierà il testimone della missione NASA Messenger, che si è conclusa nell’aprile del 2015. Messenger aveva regalato agli scienziati oltre 270.000 foto di Mercurio, fornendo importanti dati su un pianeta ancora poco studiato.

Ora tocca all’Europa indagare i misteri del primo pianeta del nostro Sistema Solare. Ma per i primi risultati dovremo avere ancora un po’ di pazienza: durerà ben sei anni e mezzo il viaggio di BepiColombo, che dovrebbe raggiungere Mercurio nel 2024.

Condividi