Il castagno, scientificamente noto come Castanea sativa, appartenente alla famiglia delle Fagacee, presente allo stato selvaggio nella zona mediterranea sin dalla preistoria, più esattamente dal Cenozoico.
Definito dal famoso poeta Giovanni Pascoli “l’italico albero del pane”, il castagno ci regala gustosi frutti, tra i simboli per eccellenza della stagione autunnale, soprannominati “Pane e mienzu cielu” per via della loro collocazione “sospesa” tra cielo e terra. Le origini del nome secondo alcuni deriverebbero dalla città di Kestania, in Tessaglia; secondo altri da Kestanis, città di Panto nella Turcia asiatica dove, secondo Plinio, erano presenti immensi castagneti. Ogni albero, infatti, raggiunge dimensioni colossali: in Sicilia, vicino l’Etna, si trova “L’albero dei 100 cavalieri” dove, secondo un’antica leggenda medievale, date le sue enormi dimensioni, potevano trovare riparo sino a 100 cavalieri.
Tornando alle castagne, esse vantano straordinarie proprietà benefiche: rinvigorenti, sono indicate per chi soffre di stanchezza cronica, nella convalescenza, per piccini e anziani. Ricche di potassio, fosforo, zolfo, sodio, magnesio e zinco, rinforzano i muscoli, collaborano alla costituzione del sistema nervoso, hanno azione antisettica, disinfettante, digestiva e agiscono sulla rigenerazione dei nervi. Antiossidanti, contrastano i danni dei radicali liberi e, essendo ricche di vitamina C, rafforzano il sistema immunitario, proteggono l’organismo dalle infezioni, sono utili nella formazione del collagene, essenziale per l’elasticità dei tessuti, rendendo la pelle meno rugosa e più giovanile.
Le castagne contengono vitamina B9, utile nella sintesi del DNA, per la produzione dei globuli rossi e per la protezione del feto, evitandone malformazioni; sono sazianti, abbassano il colesterolo cattivo, prevengono infarto e ictus. Ricche di fibre, preservano e ripristinano la regolarità intestinale, contrastano la stitichezza, riequilibrano la flora batterica. Energetiche, possono essere consumate tranquillamente dai celiaci e sono ottimi rimedi naturali contro osteoporosi, anemia, stimolando, oltretutto, la funzione cerebrale. Come sceglierle? Dato che non tutte sono sane, se le raccogliete direttamente nel bosco, scegliete solo quelle cadute a terra perché più mature.
Se decidete di acquistarle, valutatene la buccia che deve essere totalmente integra, asciutta e dal colore scuro brillante (evitando quelle opache, d’aspetto polveroso o con piccoli buchi che contengono parassiti), dura al tatto e pesante. Un ulteriore metodo per valutare se le castagne sono buone o da scartare consiste nel porle, prima di cucinarle, in una vaschetta piena d’acqua per almeno un’ora: quelle che salgono a galla sono guaste e da buttare. Prima di acquistarle, è sempre buona norma controllarne l’origine, indirizzandosi verso castagne vendute in retine, in quanto dotate di un’etichetta in cui sono raccolte tutte le informazioni circa il prodotto. Come consumarle? Estremamente versatili, le castagne sono ottime al fuoco, al forno, lessate, sotto forma di marmellate, conserve, farina o pane.