Come confrontarsi con i terremoti: l’Università di Trento apre le porte alla città

MeteoWeb

Che cosa sta accadendo nell’Appennino? Perché un terremoto che ha liberato energia inferiore rispetto a quello dell’Aquila, in una zona poco popolata, ha provocato così tante vittime? Come affrontare il rischio sismico?
Quali peculiarità ha il nostro Paese? Quale il ruolo della normativa, della Protezione Civile e della Commissione Grandi Rischi.
Che cosa fare per prepararsi al terremoto? Quanto ci costa un terremoto? Chi paga e perché?
Quale il possibile ruolo delle Assicurazioni.
Su queste ed altre domande si svilupperà il confronto.

L’Università di Trento, da molti anni impegnata nella ricerca sulla prevenzione di eventi eccezionali, apre le porte alla città per comprendere cosa sta accadendo all’Italia e che cosa è possibile fare.
Nel fare questo si avvale del contributo della Scuola Universitaria Superiore IUSS Pavia, riconosciuta a livello internazionale come uno dei più importanti centri per lo studio dell’ingegneria sismica e della sismologia, con la quale ha una lunga e proficua collaborazione.

Saluti istituzionali:

  • Paolo Collini, Rettore dell’Università di Trento

Intervengono:

  • Gian Michele Calvi, Professore ordinario allo IUSS e Direttore del Centro di formazione post laurea e ricerca in comprensione e gestione delle situazioni estreme
  • Riccardo Zandonini, Professore ordinario dell’Università di Trento e componente del Direttivo della Rete dei Laboratori Universitari per l’Ingegneria Sismica (ReLUIS)

Modera:

  • Gabriele Carletti, giornalista RAI

Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

Evento organizzato dal Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica di UniTrento.

Condividi