Il +12% registrato in Italia nella richiesta dei trattamenti con il botulino non basta. Oltre all’estetica la salute. La ricerca avanza, il botulino prende piede e allunga il passo anche in campo terapeutico. Già da qualche anno, anche in Italia la medicina ha “adottato” il botulino per curare patologie neurologiche, urologiche e con risultati apprezzabili anche in campo psichiatrico, in particolare nella cura della depressione aprendo lo scenario con nuovi studi sulla farmacoeconomia, il rapporto costo-efficacia del farmaco.
Su questi e su altri temi si confronteranno a Firenze 250 esperti (chirurghi estetici, plastici, dermatologi, medici estetici) provenienti da tutta Italia e dall’estero nel 2° Congresso Nazionale organizzato da AITEB (Associazione Italiana Terapia Estetica Botulino) “La Scienza incontra l’arte del bello”.
Una giornata di confronto ad alto livello scientifico sulle novità e sull’avanzamento dell’uso del botulino intracutaneo, iniettato appunto nella cute e non nel muscolo che oltre a restituire un ringiovanimento della pelle, cura con ottimi risultati malattie dermatologiche quali la psoriasi, la rosacea e l’acne; quest’ultima patologia colpisce l’80-90% degli adolescenti e con risvolti psicologici ed estetici in molti casi devastanti. Dato che spinge la ricerca verso nuovi trattamenti.
“Il Botulino oggi trova applicazioni in molti settori della medicina con una funzione terapeutica – spiega Massimo Signorini, presidente di AITEB. Nell’Associazione che si occupa prevalentemente di estetica, afferiscono molti altri specialisti e per questa ragione è cresciuto l’interesse per il botulino come terapia per alcune patologie, in particolare quelle dermatologiche. Il programma del congresso racchiude quanto di più avanzato sul tema del botulino esiste attualmente anche sul panorama internazionale. I nostri specialisti affronteranno non solo temi tecnici, ma anche l’aspetto psicologico dei nostri pazienti, sempre più importante”.
“Il botulino ha un ruolo unico e insostituibile nella terapia per l’Iperidrosi primaria (sudorazione eccessiva) – spiega Giuseppe Sito, Vicepresidente di AITEB circa il due per cento della popolazione soffre di questa malattia che ha delle ricadute a livello relazionale molto significative e che sta colpendo sempre più l’età pediatrica dai 7 ai 14 anni, presupponendo anche origini nervose (psichiche).”
Nel corso del convegno verrà affrontato anche il delicato tema delle motivazioni e le aspettative del paziente estetico e le curiosità sulla interpretazione della bellezza: cosa vogliono le celebrity italiane e quelle americane.