Tra le polemiche che hanno travolto alcuni dei messaggi e degli opuscoli dell’iniziativa, si celebra oggi il primo Fertility Day italiano. Ma quanto interessa questo tema agli italiani? Eugin, leader europeo della procreazione medicalmente assistita, illustra i risultati di un’indagine realizzata da Swg, in cui si sondano le opinioni degli italiani rispetto al diventare genitori oggi. Ebbene, “il 74% si dichiara preoccupato dal calo di natalità e ne teme gli effetti“, afferma Guja Tacchi di Swg. I principali timori si riversano su aspetti quali: invecchiamento della società e mancanza di ricambio generazionale (40%), natalità italiana inferiore a quella di altre nazioni (18%), assenza di un futuro per il Paese, di cui i giovani sono il motore (17%). Ma anche sull’impatto sulla sostenibilità del welfare nazionale e familiare (il 16% si chiede chi pagherà le tasse e le pensioni nei prossimi decenni, mentre il 15% vede a rischio la stabilità economica del nucleo familiare). “La difficoltà a diventare genitori riguarda da vicino ben il 76% degli intervistati che, all’interno della propria cerchia familiare o di amicizie, dichiara di conoscere persone per cui la genitorialità è un desiderio difficile da realizzare“, continua Tacchi. Ma se i figli si fanno poco e tardi, a essere ritenuti responsabili di questa situazione sono: la scarsa stabilità economica che oggi i giovani possono garantire a un figlio (per il 74% del campione), un mercato del lavoro che non incentiva (57%) e uno Stato che offre scarse agevolazioni (37%). Il 73% degli intervistati riconosce, come diretta conseguenza dell’avere figli in età avanzata, un maggiore ricorso a interventi medici specializzati e il 41% vede la necessità di andare all’estero per trovare l’eccellenza in questo campo.