“Ricorre domani per i musulmani la festa del sacrificio chiamata in lingua araba la festa di Id al-adha che ricorda il sacrificio sostituivo di Abramo che sacrificò a Dio un montone anziché il figlio Ismaele. Tutto bene – spiega AIDAA in una nota – se non fosse che questa festa che sarà celebrata in tutte le famiglie islamiche (in Italia i Musulmani secondo i dati della fondazione Ismu sono circa un milione e trecentomila pari al 2,3% della popolazione con una forte concentrazione in Lombardia dove vivono ben 368.000 seguaci di Maometto seguiti dall’Emilia Romagna con 183.000 musulmani) dove come ogni anno scorrerà il sangue di animali innocenti che saranno crudelmente sgozzati e lasciati morire lentamente prima di essere macellati e cucinati. Si calcola che tra montoni, pecore e capre e bovini in Italia saranno circa 600.000 gli animali uccisi crudelmente per questo antico quanto crudele rito religioso. Purtroppo questo sgozzamento dovrebbe avvenire solo nei macelli autorizzati e con una serie di accorgimenti che dovrebbero teoricamente ridurre al minimo la sofferenza dell’animale mentre invece avviene spesso nelle case private (solo a Milano si calcola un massacro di almeno 30.000 animali) senza alcuna precauzione e sopratutto in maniera assolutamente illegale. Infatti se la macellazione rituale viene (a nostro avviso in maniera assolutamente sbagliata) considerata legale, la macellazione clandestina è invece un reato punibile per legge.“
“Una barbarie, una vera e propria mattanza o eccidio di massa di animali quello che avverrà domani di cui nessuno parla – dichiara Lorenzo Croce presidente di AIDAA – il silenzio ipocrita anche delle associazioni di tutela degli animali che non condannano quanto avviene e di chi si indigna giustamente per un animale domestico maltrattato ma tace di fronte a questo orrore che è di fatto l’anticamera di un altro orrore generale che è la macellazione di milioni di animali. Ma restando alla festa del sacrificio – conclude Croce – invitiamo tutti i cittadini che dovessero vedere un proprio vicino sgozzare in casa un animale a chiamarci e chiamare nel contempo i carabinieri in quanto si tratta di un reato penale“.