Gaia rivela la via Lattea in 3D: la missione svela i segreti della nostra galassia

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Gaia è pronta a svelare i segreti della nostra galassia. La missione ESA, lanciata nel 2013 con l’obiettivo di realizzare una mappa tridimensionale della Via Lattea, otterrà nell’arco di cinque anni dati astrometrici di oltre un miliardo di stelle con una precisione duecento volte maggiore di quella del suo predecessore, Hipparcos.

La prima parte dei dati, un catalogo composto da oltre 2 milioni di stelle viste nel primo anno di attività da luglio 2014 asettembre 2015, sono stati resi pubblici questa mattina. Si tratta di un’enorme mole di informazioni fruibili da tutta la comunità scientifica e raccolti da sei centri europei.

Oggi non vengono solo rilasciate le prime immagini della Via Lattea ripresa dal satellite Gaia – ha commentato la Responsabile Osservazione ed Esplorazione dell’Universo dell’ASI, Barbara Negri – ma soprattutto l’immensa mole di dati fin qui raccolti. Da adesso la comunità scientifica potrà avere accesso a questi dati che appaiono essere molto, molto promettenti”.

Gaia – spiega l’Agenzia Spaziale Italiana – ha collezionato informazioni astrofisiche sulla luminosità nelle diverse bande spettrali utili allo studio della formazione, dinamica, chimica ed evoluzione della nostra galassia. E non è tutto: le osservazioni di Gaia saranno utili all’individuazione di asteroidi, esopianeti e quasar.

Questo primo rilascio dei dati raccolti – ha sottolineato Mario Lattanzi dell’INAF, PI italiano del DPAC – ci dimostra, dopo neanche 12 mesi di lavoro, che la missione Gaia ha già superato di tre volte la qualità dei risultati della precedente missione europea Hipparcos. Un primo importante successo che vede protagonisti anche gli scienziati italiani e dell’INAF”.

L’Italia con ASI e INAF gioca un ruolo di primo piano nella missione con la partecipazione al Data Processing and Analysis Consortium (DPAC). I centri italiani sono ALTEC a Torino, dove viene raccolta e archiviata l’enorme mole di dati prodotti dal telescopio Gaia, e l’ASI Science Data Center, che gestisce l’analisi dei dati, situato a Roma, presso la sede dell’Agenzia Spaziale Italiana.

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