Potrebbero esserci pennacchi di vapore acqueo alti fino a 200 chilometri sulla superficie di Europa, la luna ghiacciata di Giove che nasconde un oceano sotto la superficie: questi geyser, immortalati dal telescopio spaziale Hubble di NASA e Agenzia spaziale europea (Esa), indicano una “sorprendente attività“, come ha spiegato la NASA in una conferenza stampa.
La scoperta confermerebbe la luna gioviana come uno dei corpi celesti maggiormente indicati per ospitare la vita la vita nel Sistema solare.
«Quanto annunciato dalla NASA – dice Roberto Battiston Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana – confermerebbe come ciò che consideravamo raro e introvabile, le condizioni per la vita, siano più comuni di quanto pensassimo e non lontano da noi. La possibile conferma che su Europa, come sulla luna di Saturno Encelado, corpi celesti la cui crosta superficiale galleggia su di un oceano d’acqua, vi sia attività termodinamica, evidenzia l’importanza dell’esplorazione e dello studio dei pianeti e satelliti del nostro sistema solare, non solo per capire i segreti della loro formazione ma anche quello che celano al loro interno».
«L’Italia con l’ASI – conclude Battiston – può vantare di essere presente, o che lo sarà a breve, in quasi tutti gli angoli del sistema solare, convinta che la ricerca della vita può trovare la sua risposta non lontano da noi».
Sotto la superficie ghiacciata – spiega l’Agenzia Spaziale Italiana – Europa nasconde infatti un enorme oceano che contiene il doppio dell’acqua degli oceani terrestri. I pennacchi di vapore fotografati da Hubble potrebbero offrire una straordinaria opportunità per raccogliere campioni senza dover atterrare e perforarne la superficie.
I primi indizi della presenza di geyser sulla superficie di Europa erano già stati raccolti nel 2012 dai ricercatori del Southwest Research Institute a San Antonio, in Texas, i primi a scoprire prove dirette dell’esistenza di pennacchi di vapore alti fino a 160 chilometri nella regione del polo sud. Questa ipotesi viene confermata ora dal gruppo di William Sparks, dello Space Telescope Science Insitute di Baltimora, che grazie ad Hubble è riuscito a osservare la presenza dei geyser durante il transito di Europa davanti a Giove in tre diverse occasioni nell’arco di 15 mesi.
L’attenzione è così concentrata su Europa perché ricerche recenti condotte dal Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della NASA indicano che nell’oceano nascosto di Europa potrebbe esserci il giusto equilibrio chimico per sostenere la vita. Su Europa sarebbe infatti attivo un ciclo di produzione di idrogeno e ossigeno simile a quello del nostro pianeta tanto da poter alimentare la vita.
I dati sono pubblicati in uno studio sull’Astrophysical Journal.