Giornata mondiale del Creato, Papa Francesco: pentiamoci del male che facciamo alla casa comune

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Pentiamoci del male che facciamo ala nostra casa comune, riconoscendo il nostro “piccolo o grande apporto” alla sua distruzione. E’ il monito di Papa Francesco nel messaggio per la Giornata mondiale del Creato presentato oggi in Vaticano. ll Pontefice chiede un serio esame di coscienza: “Il primo passo in tale cammino è sempre un esame di coscienza, che ‘implica gratitudine e gratuità, vale a dire un riconoscimento del mondo come dono ricevuto dall’amore del Padre, che provoca come conseguenza disposizioni gratuite di rinuncia e gesti generosi. Implica pure l’amorevole consapevolezza di non essere separati dalle altre creature, ma di formare con gli altri esseri dell’universo una stupenda comunione universale. Per il credente, il mondo non si contempla dal di fuori ma dal di dentro, riconoscendo i legami con i quali il Padre ci ha unito a tutti gli esseri“. “A questo Padre pieno di misericordia e di bontà, che attende il ritorno di ognuno dei suoi figli, possiamo rivolgerci riconoscendo i nostri peccati verso il creato, i poveri e le future generazioni – scrive Bergoglio – Nella misura in cui tutti noi causiamo piccoli danni ecologici, siamo chiamati a riconoscere il nostro apporto, piccolo o grande, allo stravolgimento e alla distruzione dell’ambiente. Questo è il primo passo sulla via della conversione“. Francesco ricorda che “nel 2000, anch’esso un Anno Giubilare, il mio predecessore san Giovanni Paolo II ha invitato i cattolici a fare ammenda per l’intolleranza religiosa passata e presente, così come per le ingiustizie commesse verso gli ebrei, le donne, i popoli indigeni, gli immigrati, i poveri e i nascituri. In questo Giubileo Straordinario della Misericordia invito ciascuno a fare altrettanto. Come singoli, ormai assuefatti a stili di vita indotti sia da una malintesa cultura del benessere sia da un ‘desiderio disordinato di consumare più di quello di cui realmente si ha bisogno’, e come partecipi di un sistema ‘che ha imposto la logica del profitto ad ogni costo, senza pensare all’esclusione sociale o alla distruzione della natura’ pentiamoci del male che stiamo facendo alla nostra casa comune’“. “Dopo un serio esame di coscienza e abitati da tale pentimento, possiamo confessare i nostri peccati contro il Creatore, contro il creato, contro i nostri fratelli e le nostre sorelle. ‘Il Catechismo della Chiesa Cattolica ci fa vedere il confessionale come un luogo in cui la verità ci rende liberi per un incontro’. Sappiamo che ‘Dio è più grande del nostro peccato’, di tutti i peccati, compresi quelli contro la creazione. Li confessiamo perché siamo pentiti e vogliamo cambiare. E la grazia misericordiosa di Dio che riceviamo nel Sacramento ci aiuterà a farlo“.

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