Grecia, incendi sull’isola di Taso: rinviato l’inizio dell’anno scolastico

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L’isola greca di Taso, nell’Egeo settentrionale, brucia per il terzo giorno consecutivo. Gli incendi hanno causato il ferimento di quattro vigili del fuoco e provocato danni in diversi villaggi. Per precauzione alcuni paesi delle zone montane più boscose e due monasteri, dedicati a San Michele Arcangelo e San Pantaleone, del XIII e del XVIII secolo, sono stati evacuati. In attesa del ritorno alla normalità, le fiamme hanno costretto le autorità locali a rinviare l’inizio dell’anno scolastico previsto oggi in tutta la Grecia. Gli incendi sono stati provocati da un fulmine che, sabato mattina, ha accesso quattro diversi focolai nelle zone rurali dell’isola. Davanti all’iniziale difficoltà di controllare i diversi fronti, ieri pomeriggio le autorità dell’isola hanno dichiarato lo stato di emergenza. Dopo il ritorno di questa mattina degli aerei antincendio, i vigili del fuoco hanno fatto sapere che gran parte dei fronti lambiti dalle fiamme sono in regressione; anche se, avvertono, è bene non sottovalutare il rischio di eventuali ricadute. Il sindaco della capitale di Taso, Costas Hadjiemmanuil, ha richiesto un finanziamento speciale per le opere di protezione dalle inondazioni, il miglioramento delle protezioni antincendio e la costruzione di strade forestali. Il primo ministro greco Alexis Tsipras, è arrivato oggi sull’isola accompagnato dal ministro dell’Interno, Panayotis Kurumblis, da quello delle Infrastrutture e dei trasporti, Christos Spirtsis, dal segretario generale della Protezione civile e dal capo del corpo dei vigili del fuoco. I quattro hanno visitato le zone colpite e tenuto degli incontri con le autorità locali. Alcune delle pinete distrutte dalle fiamme si stavano riprendendo da un incendio subito nel 1985. Oltre 200 vigili del fuoco e un gruppo di volontari vicini sono stati impegnati durante la notte nell’estinzione dell’incendio.

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