Aids, tubercolosi e malaria possono essere debellate, i numeri non lasciano dubbi: dal 2002 al 2014, nei paesi in cui, fra l’altro, opera il Fondo Globale per la Lotta contro Aids, Tubercolosi e Malaria, sono state salvate piu’ di 20 milioni di vite ed e’ stata riscontrata la diminuzione di un terzo dei decessi per HIV, Tbc e malaria: oltre 9 milioni le persone che hanno beneficiato del trattamento antiretrovirale (Art), oltre 15 milioni quelle che hanno ricevuto cure per la Tbc e 659 milioni le zanzariere, impregnate di insetticida, distribuite attraverso i programmi di lotta contro la malaria. In occasione della Quinta Conferenza di Rifinanziamento del Fondo che si e’ svolta a Montre’al-Que’bec in Canada, l’Italia ha annunciato un aumento del 40% del suo contributo, portandolo a 140 milioni di euro per il triennio 2017-19, e l’impegno assunto dal Governo va nella direzione della promessa fatta dal Presidente del consiglio, Matteo Renzi, di far tornare l’Italia ad essere un paese leader nel panorama dei donatori internazionali. “Oltre 17.000 ragazze – ricorda l’associazione The ONE Campaign – contraggono l’HIV ogni settimana. Questa non e’ una coincidenza, la poverta’ e’ sessista. Sappiamo che il Primo Ministro Renzi e’ personalmente impegnato nella lotta contro la poverta’ estrema. Assicurandosi che l’Italia giochi la sua parte nel finanziamento del Fondo Globale in Canada, saranno gettate le basi per un’audace agenda della presidenza italiana del G7 il prossimo anno, che ponga al centro donne e bambine”. Per questo – conclude la nota – Action global health advocacy partnership auspica che il governo italiano mantenga l’impegno di diventare nel 2017 il quarto paese donatore del G7, orientando i finanziamenti alla cooperazione allo sviluppo verso progetti bilaterali e fondi multilaterali come il Fondo globale, la cui efficacia e’ comprovata.