Il maltempo nelle zone colpite dal terremoto è arrivato e subito sono arrivati anche i primi disagi, soprattutto durante la notte e questa mattina, per le tremila persone ancora alloggiate nelle 22 tendopoli laziali e marchigiane e nelle 6 umbre. La pioggia, da allerta arancione, con pochi istanti di tregua, ha messo a dura prova per diverse ore le gia’ precarie condizioni in cui si trovano gli sfollati di Amatrice, Accumoli, Arquata del Tronto, Acquasanta Terme, Montegallo e nel resto delle frazioni.
Nelle Marche, in particolare, è piovuto in modo intenso. Una situazione che ha costretto la sala operativa della Protezione civile a pianificare in fretta un’eventuale evacuazione per trasferire in “zone sicure” chi e’ ospite nei campi di Montegallo, Acquasanta Terme, Arquata e nelle frazioni Pescara del Tronto, Pretare, Colle e Spelonga. Per proteggere le tende dalla pioggia, la protezione civile e i vigili del fuoco hanno steso grandi teli di plastica, mentre, gia’ nei giorni scorsi, era stato distribuito nelle tendopoli un vademecum con le misure da adottare in caso di maltempo.
“Siamo in allerta arancione, con precipitazioni abbondanti che da stanotte stanno investendo i territori colpiti dal terremoto“, ha detto il capo del Dipartimento di Protezione civile, Fabrizio Curcio, ai microfoni di Radio1 Rai. “Gli assistiti nelle tende sono ancora piu’ di 3000 – ha aggiunto – e ovviamente le condizioni meteorologiche aggravano i disagi di chi ha subito un evento cosi’ grave. Noi stiamo spingendo la gente ad abbandonare le tende per usufruire delle altre strutture disponibili ma ovviamente dobbiamo rispettare la volonta’ delle persone e il loro radicamento al territorio. Il tutto in attesa della costruzione delle casette, che ovviamente dara’ luogo a una situazione piu’ semplice“.