Uno studio pubblicato sulla rivista eLife, guidato da Ki Goosens, del MIT, l’Istituto di Tecnologia del Massachusetts, ha scoperto nel cervello l’interruttore che aiuta a tenere lontane le fobie e a controllarle. Per cercare di migliorare la durata delle terapie i ricercatori hanno studiato i meccanismi cerebrali connessi a traumi e fobie: utilizzando le innovative tecniche di optogenetica sono riusciti a individuare nell’amigdala l’interruttore che attiva le paure e che allo stesso tempo può essere ‘convertita’ grazie alle terapie di estinzione.
I benefici delle tecniche di riconversione delle paure possono quindi essere migliorati con stimolazioni optogenetiche, con piccoli impulsi di luce che attivano i neuroni legati al circuito.