Federico Tosi, del gruppo dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) responsabile di Virtis, ne è convinto: i mari e gli oceani della Terra non si formarono per l’impatto di comete come quella studiata per anni da Rosetta, la missione spaziale dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa). “Dai dati inviati da Rosetta abbiamo scoperto che l’acqua presente sul nostro pianeta non puo’ essere stata portata da un bombardamento di comete dello stesso tipo di cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko“, ha spiegato Tosi. “Certo non si esclude che furono comunque le comete a portare queste grandi quantita’ di acqua – ha aggiunto – ma di certo non fu questo tipo di comete“.
“Si pensava ad esempio – ha detto Tosi – che fossero delle semplici palle di neve sporca, invece sono oggetti molto diversi e complessi, bruni quasi rossicci e rivestiti da una crosta isolante composta da molecole organiche molto complesse”. “Ma le scoperte saranno ancora tante“, ha detto Roberto Battiston, presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi). “Una missione possibile grazie al contributo italiano e in particolare grazie a Angioletta Corradini, una persona e uno scienziato che ha dato il via a questa e tante altre importantissime missioni non solo per l’Italia ma per tutti“.