Sostenibilità: chimici a confronto su Green Chemistry

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Chimica verde, sviluppo sostenibile e salvaguardia del patrimonio artistico in primo piano. Sono questi gli argomenti su cui sono chiamati a confrontarsi studiosi provenienti da tutto il mondo, a Venezia, in occasione della sesta Conferenza internazionale Iupac (International Union of Pure and Applied Chemistry) dedicata al tema della ‘Green Chemistry‘, in programma dal 4 all’8 settembre, organizzata da Iupac in collaborazione con il Consiglio nazionale dei chimici. Un ruolo di primo piano, quello dei professionisti italiani, nell’ottica di un confronto finalizzato a individuare le best practices per uno sviluppo industriale sostenibile destinato ad alimentare un modello di economia circolare. ”Questa Conferenza internazionale – dichiara Nausicaa Orlandi, presidente del Consiglio nazionale dei chimici – porrà in particolare l’accento sull’importanza della chimica e sul ruolo dei chimici nella creazione di tecnologie all’avanguardia sul piano scientifico, industriale ed economico, che favoriscano processi puliti per una crescente sostenibilità, finalizzata alla tutela dell’ambiente e del territorio, nonché alla tutela del patrimonio artistico e culturale’‘.

E proprio la salvaguardia dell’arte e della cultura, oltre alla Green Chemistry, saranno al centro dell’atteso Symposium Unesco, in programma martedì 6 settembre, presso il Teatro Toniolo di Venezia Mestre, che vede tra i suoi protagonisti e promotori il Consiglio nazionale dei chimici, insieme con Iupac e PhosAgro. Tematica, quella della conservazione e del restauro dei beni culturali, che vede in prima linea proprio la categoria dei chimici. Il Symposium, che vedrà anche la partecipazione del nuovo direttore Unesco, Romain Maurenzi, sarà di grande importanza per l’intero patrimonio di bellezze italiano, grazie alla promozione, proprio in sede di conferenza, di un programma specifico, che preveda il diretto coinvolgimento delle scienze naturali nell’azione di tutela e restauro dei beni. E la chimica sarà in questo un’alleata fondamentale: ”Il chimico – spiega ancora Nausicaa Orlandiè una figura professionale estremamente poliedrica, capace di offrire un contributo di rilievo in settori spesso non conosciuti all’opinione pubblica. La tutela del patrimonio artistico e culturale ne è un esempio“.

Le azioni di restauro e conservazione – prosegue – richiedono delle specifiche competenze in ambito chimico. È un tema che ci sta molto a cuore, tanto più in un momento delicato come questo, in cui proprio alcune delle ricchezze artistiche dei nostri meravigliosi borghi sono state sfregiate dal sisma”. Oltre all’Unesco, saranno presenti allo Iupac altre organizzazioni internazionali, tra cui l’Organisation for the Prohibition of Chemical Weapons (Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche), anch’essa al centro di una specifica sessione satellite. La Conferenza, dunque, rimarcherà l’importanza nella società della chimica intesa come valore produttivo, e nel contempo fondamentale per la preservazione della salute, dell’ambiente, e dei beni culturali.

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