Un regalo azzeccatissimo spedito dall’ “ultima frontiera” per celebrare una data speciale, i 50 anni della serie più amata dai fans dello spazio, il longevo telefilm di genere fantascientifico Star Trek, in onda dall’8 settembre 1966. Autore dell’originale dono il telescopio spaziale NASA Spitzer, che ha realizzato una panoramica all’infrarosso di un’area all’interno del disco della Via Lattea, svelando una coppia di nubi di gas e polvere in cui emergono giovani astri caldi e brillanti.
Ad un occhio attento – spiega l’Agenzia Spaziale Italiana – non sfugge la somiglianza di quelle fucine stellari con l’astronave di capitan Kirk USS Enterprise – sulla destra – e con il veicolo “erede” apparso in “Star Trek – The Next Generation”. In termini astronomici, si tratta di una regione di formazione stellare, offuscata da una cortina di polvere alle lunghezze d’onda del visibile ma facilmente individuabile dagli “occhi” di Spitzer, nota per contenere nel proprio ventre miriadi di nebulose prolifiche come IRAS 19340+2016 e la collega IRAS19343+2026. L’immagine è stata composta con i dati dell’osservatorio spaziale Spitzer impegnato nella più completa opera di mappatura della Via Lattea – le surveys GLIMPSE e MIPSGAL.
Il ritratto della USS Enterprise di prima e seconda generazione è stato realizzato in blu, verde e rosso, a differenziare le emissioni: il verde fa brillare alle lunghezze d’onda di 8 micron le molecole organiche all’interno delle due nebulose/astronavi – battezzate NCC-1701 e NCC-1701-D. In blu emerge la luce profusa a 3.5 micron mentre il rosso accende le zone più calde caratterizzate da radiazione termica. Lo sguardo ad infrarossi del telefilm addicted Spitzer continuerà almeno fino al 2018 – anno in cui sarà lanciato il successore di Hubble, il James Webb Telescope – per “arrivare là dove nessuno è mai giunto prima”.