Terremoto in Calabria, la protezione civile: “edifici costruiti rispettando la rigidissima normativa italiana sono in grado di resistere ad ogni tipo di scossa”

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Il terremoto 3.4 verificatosi ieri pomeriggio in Calabria con epicentro nell’area di Gimigliano non è altro che uno delle centinaia di sismi di magnitudo inferiore a 4 che si verificano ogni anno nella regione. In questa fase di particolare sensibilizzazione dell’opinione pubblica ai terremoti, creatasi dopo il terremoto di Amatrice, poiché si fa più attenzione a sismi che si verificano quotidianamente, si tende come conseguenza a creare talvolta ingiustificati allarmismi. Si coglie l’occasione per ricordare che i terremoti non si prevedono e che l’unico modo per ridurre il rischio sismico è la prevenzione che si fa costruendo gli edifici o adeguandoli in modo da resistere ai terremoti, e bandendo categoricamente l’abusivismo edilizio. Gli edifici costruiti o adeguati rispettando la rigidissima normativa sismica italiana sono in grado di resistere anche a terremoti di elevata magnitudo, mentre gli edifici abusivi o interessati da interventi abusivi importanti possono subire gravi conseguenze anche in caso di terremoti di magnitudo non particolarmente elevata“. Così si esprime il dirigente della protezione civile calabrese Carlo Tansi con una nota sulla fanpage ufficiale facebook della stessa protezione civile regionale.

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