“Propongo un gruppo di lavoro, che è accanto a me, e che non chiede nulla se non di essere utile al Paese: bisogna realizzare dieci prototipi, lungo l’arco dell’Appennino e poi sceglierli. Si possono costruire in tempi brevi, abbiamo la competenza per poterlo fare“: lo ha dichiarato il senatore a vita Renzo Piano in aula a palazzo Madama durante le illustrazioni delle mozioni su Casa Italia, con il premier Matteo Renzi. Piano ha parlato di un “progetto” di lungo periodo, che deve mettere in conto la costruzione di 10 milioni di case: “Non è accademia, sono una persona pratica, un costruttore di città, di luoghi per la gente“, ha sottolineato il senatore a vita.
Per la ricostruzione in sicurezza di 10 milioni di case “serve innanzitutto l’organizzazione” e il tutto può avvenire “con un costo limitato: i soldi possono essere trovati facilmente nei bilanci di ogni anno ed entrano subito nel circuito” economico.
“Dobbiamo abbandonare il fenomeno oscuro, medievale, della fatalità“, e operare lungo un arco di più generazioni per costruire case in sicurezza lungo la spina dell’Appennino. Piano ha, infine, messo in guardia: “Siamo custodi di una bellezza straordinaria di cui andar fieri, ma non possiamo vantarcene: l’abbiamo ereditata e dobbiamo portarla ai nostri figli e nipoti o rischiamo di diventare eredi indegni“. Per questo, ha sottolineato, “ci vuole un progetto di lunga durata, di 50 anni almeno“.