”Entro la settimana, le persone attualmente ospiti delle tendopoli avranno una provvisoria sistemazione nelle strutture disponibili”. Lo ha detto il presidente delle Marche Luca Ceriscioli, incontrando in Regione i sindacati e le associazioni di categoria per fare il punto sul post terremoto. Sono poco piu’ di mille le persone che anche la notte scorsa hanno dormito in tenda nei campi allestiti dalla Protezione civile.
Nelle Marche diminuisce in 24 ore il numero delle tende allestite dalla protezione civile per accogliere le popolazioni terremotate: ieri erano 326, oggi 319, mentre i posti letto occupati scendono da 1.274 a 1.141. In calo anche il numero degli evacuati totali: da 3.296 a 3.199, mentre aumentano le ordinanze di sgombero che passano da 2024 a 2032. In diminuzione anche il numero delle persone in privata sistemazione (da 2.096 a 1.695): un dato che potrebbe essere incrociato con il procedere degli accertamenti sull’agibilita’ degli edifici privati oppure con la scelta di essere ospitati da parenti. Lo smontaggio delle tende e’ gia’ cominciato in alcuni dei centri piu’ piccoli e solo la pioggia ha impedito di procedere piu’ celermente, ad esempio a Montemonaco (Fermo), sono occupate solo 5 tende su un totale di 18: due nelle frazioni, tre nel campo allestito in paese. Ma gli occupanti se ne stanno andando, chi torna a casa sua, chi ha provveduto con l’autonoma sistemazione. Una sola persona vorrebbe avere un modulo abitativo per rimanere vicino alla casa e alle sue due mucche. Sempre a Montemonaco, i vigili del fuoco hanno oggi messo in sicurezza la torre civica, inagibile cosi’ come il Comune. Ad Amandola, e’ di fatto smantellata la tendopoli in citta’: resteranno 4 tende e il palasport allestito come centro di emergenza ‘dormiente’, fino al 30 settembre. Tende svuotate anche a Castelsantangelo sul Nera (Macerata), dove gli sfollati hanno trovato tutti autonoma sistemazione in paese oppure a Visso. I lavori sono in corso in tutti i centri delle province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata toccate dal Sisma, dove sono super impegnati anche i vigili del fuoco per accertare l’inagibilita’ o meno delle abitazioni. Ad Arquata del Tronto, il sindaco Aleandro Petrucci ha in ufficio le ordinanze per il rientro nelle proprie abitazioni di chi ha la casa agibile, ma non le ha ancora firmate. Anche la cittadina nel cuore del cratere sismico si prepara a chiudere celermente le tendopoli: la prima sara’, tra domani e dopodomani, quella di Colle, gestita dalla Regione Campania, le altre (Borgo, Pescara del Tronto, Pretare) seguiranno subito dopo.