“Nella sua audizione sul terremoto in Commissione Ambiente alla Camera, il ministro Delrio ha detto – e gliene diamo volentieri atto – che è intenzione del Governo ‘non introdurre ulteriori oneri economici e burocratici a carico dei cittadini’. Lo ha detto – scrive Confedilizia – rispondendo all’ennesima invocazione di risolvere i problemi della sicurezza degli immobili attraverso il fantomatico fascicolo del fabbricato, di cui tanti parlano ma che pochi conoscono nella sua reale natura di strumento utile soprattutto alle mille categorie professionali che se ne gioverebbero. Uno strumento già bocciato dalla giurisprudenza, che ha ripetutamente sancito l’illegittimità di scaricare sui cittadini oneri che la legge prevede in capo alle Pubbliche Amministrazioni. Ma anche il Governo, impugnando una legge regionale sul fascicolo, ha rilevato che ‘la complessità e la vastità delle attestazioni richieste rispondono a finalità di vigilanza e controllo che appartengono alla tipica responsabilità pubblica’. Una seria politica di prevenzione è basata sulle seguenti azioni: rigorosa definizione della vulnerabilità dei singoli edifici, anche attraverso il lavoro già in atto da parte del Consiglio superiore dei lavori pubblici e ricordato dal ministro Delrio; analisi – da parte degli enti pubblici competenti (Comune, Genio civile ecc.) e per gli edifici ad effettivo rischio – della documentazione e delle informazioni, di cui tali enti già dispongono, sui singoli immobili; svolgimento – sempre per gli edifici considerati a rischio – delle conseguenti azioni, compresa l’eventuale richiesta ai proprietari di interventi edilizi di miglioramento antisismico; rafforzamento e ampliamento delle agevolazioni fiscali per queste tipologie di interventi nonché loro stabilizzazione, per facilitarne l’utilizzo negli edifici condominiali”.