“Sono 4.500 le persone assistite nelle tendopoli. C’è la necessità e urgenza di portarle vie. La situazione del clima non è sostenibile, ma abbiamo una difficoltà pratica di una popolazione che dopo 14 giorni non è pronta ad andare via“. Così il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio nel corso di un’audizione in Commissione Ambiente della Camera dedicata al terremoto che ha colpito l’Italia centrale il 24 agosto scorso che ha provocato 296 vittime.
“Il numero delle persone in tenda è destinato a diminuire perché molti degli sfollati stanno aspettando la valutazione di agibilità delle case”. Precisa Curcio nel corso di un’audizione in Commissione Ambiente della Camera dedicata al Terremoto che ha colpito l’Italia centrale il 24 agosto scorso che ha provocato 296 vittime. In merito alle persone che hanno espresso la volontà di non allontanarsi dai loro Comuni il capo della Protezione civile ha dichiarato: “stiamo affrontando la questione con i sindaci“. Su Accumoli “c’è voglia e tendenza di spostarsi verso le aree di San Benedetto del Tronto e da ieri è iniziato il primo spostamento“, ha proseguito Curcio. “Su Amatrice si sta ragionando perchè c’è una quota parte disposta ad andare ma molti vogliono rimanere – ha concluso -. Ad Arquata sono in corso una serie di incontri per capire bene qual è il sentimento della popolazione sulla loro sistemazione“.
Nel Terremoto dello scorso 24 agosto “la parte umbra ha retto bene. A dimostrazione che, laddove si costruisce con criteri antisismici, le strutture non crollano“, spiega ancora il Capo del Dipartimento della Protezione Civile. “La tipologia edilizia non ha uniformità e quindi, al di là delle zone dove ci sono stati crolli completi, la valutazione del danno è molto difficile proprio per questa differenza che c’è“. “Ci attende un percorso molto molto lungo, e ribadisco che in questo momento il sistema ha dato una buona prova in termini di risposta. Ad oggi abbiamo avuto oltre 6mila repliche, una forte attività dunque che continua a pesare sulle persone che vivono nel luogo colpito dal sisma“. “Ad oggi sono 295 le vittime. Si sta continuando a scavare e oggi è il quattordicesimo giorno dopo il sisma quindi se da una parte stiamo parlando di ricostruzione dall’altra stiamo ancora scavando. Quindi faccio un invito a razionalizzare un po’ le fasi. In questo momento c’è un’area ad Amatrice in cui si sta ancora scavando, per noi è ancora soccorso. È evidente che non ci aspettiamo di recuperare persone vive ma è evidente che il recupero delle vittime è altrettanto importante“.
“Su questo evento, in questa prima fase, come paese abbiamo dato una testimonianza di grandissimo cuore, solidarietà, capacità a tutti i livelli, non c’è stato settore che non abbia fino ad oggi messo testa, competenza, cuore, su questo dramma che ha colpito il paese“. “Sono state più di 5mila le persone in campo e la risposta sanitaria e’ stata veramente corale. Un’emergenza in cui noi abbiamo messo a frutto tutta una serie di programmazione messa in atto negli anni, fra cui quella relativa alla parte sanitaria“. La Protezione civile ha raccolto, “a oggi, più di 13,5 milioni” tramite il ‘Contact center’ per l’emergenza Terremoto.