Terremoto, Errani: “La priorità è uscire dalle tende, non si lasci spazio alla rassegnazione”

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Uno dei problemi è che non venga lasciato spazio alla rassegnazione” nei territori colpiti dal terremoto, “non abbiamo la bacchetta magica ne’ c’e’ qui Mago Merlino“, “ci vuole del tempo“: lo ha detto nel suo intervento al centro operativo della Regione Marche ad Arquata sul Tronto il neo commissario per l’emergenza Vasco Errani. “Bisogna lavorare per fare le cose e per fare bene“, ha anche detto Errani che era accompagnato dal capo della Protezione civile Francesco Curcio e dal presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli. Errani ne ha parlato ai sindaci e agli amministratori locali, al personale della protezione civile e dei soccorritori dicendo anche: “Identita’, comunita’, rispetto delle regole, trasparenza. Nessuno deve sfruttare un euro da questa situazione“.

Bisogna ricostruire nel pieno rispetto della identita’ di questi territori colpiti dal terremoto, adesso comunque la priorita’ e’ far uscire gli sfollati dalle tende“: cosi’ il commissario per l’emergenza terremoto Vasco Errani, parlando in pubblico al centro operativo della Regione Marche ad Arquata del Tronto (Ascoli). Davanti a lui sindaci e amministratori delle aree colpite dal sisma. “Prepariamo un progetto che confronteremo con i sindaci e poi lo renderemo noto” ha detto Errani, dopo che gli era stato ricordato della necessita’ di preparare moduli abitativi o soluzioni alternative agli accampamenti in tenda, considerato anche l’arrivo della stagione fredda

La nostra priorita’ e’ l’identita’ del territorio garantendo piena assistenza ai cittadini“: cosi’ il commissario per l’emergenza, Vasco Errani, ha indicato quali saranno le prime mosse del governo dopo l’incontro con il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi. “Abbiamo fatto un primo incontro e ci rivedremo sabato dopo una serie di verifiche che dobbiamo fare. Abbiamo cominciato a lavorare – ha aggiunto Errani – e l’obiettivo e’ quello di ridefinire gli interessi che risondono all’esigenza di garantire piena identita’ del territorio, vale a dire l’economia, il commercio, le relazioni sociali, le scuole“.

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